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    Usa, svolta storica in Virginia: abolita la pena di morte. È il primo stato del Sud a farlo

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 25 Mar. 2021 alle 09:14

    A distanza di 413 anni dalla prima esecuzione – quella del capitano George Kendall, passato per il plotone d’esecuzione per tradimento nel 1608 – e dopo altre 1389 esecuzioni, 500 delle quali nei confronti di schiavi, la Virginia ha detto basta alla pena di morte, diventando il 23° stato abolizionista degli Usa e il primo stato del Sud ad abolire la pena di morte.

    Alle 14 ora locale del 24 marzo il governatore Ralph Northam ha firmato la legge che era stata approvata all’inizio del 2021, con tempi sorprendentemente solleciti e con discrete maggioranze, dalla Camera dei rappresentanti e dal Senato dello stato.

    La decisione è davvero storica considerando anche che dal 1977, anno della ripresa delle esecuzioni, la Virginia era stata seconda solo al Texas per numero di condanne a morte eseguite, ben 113.

    I legislatori statali, in febbraio, avevano approvato una misura che vietava le esecuzioni e il governatore, in quell’occasione, aveva detto la pena di morte “è iniqua, inefficace e disumana”. La Virginia diventa così uno dei 23 stati degli Stati Uniti in cui non c’è la pena di morte. Nella sua storia, la Virginia ha fatto ricorso alla pena di morte più di ogni altro stato degli Stati Uniti. Da quando la Corte Suprema reintrodusse la pena di morte nel 1976 (dopo il periodo di moratoria seguito a una sentenza del 1972), la Virginia ha condotto 113 esecuzioni, venendo superata solo dal Texas.

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