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    Papa Francesco: “La gioia della Pasqua ci faccia costruttori di ponti, non di muri”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 21 Apr. 2019 alle 12:23 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:19

    “La risurrezione di Cristo è principio di vita nuova. La Pasqua è l’inizio del mondo nuovo, che si apre al regno di Dio”, ha detto Papa Francesco nel suo messaggio pasquale da Piazza San Pietro. Bergoglio parla nel giorno di Pasqua dalla loggia delle benedizioni, dove ha impartito ai fedeli presenti e a quanti sono collegati da casa la benedizione Urbi et Orbi. Come da tradizione, il pontefice ha passato in rassegna le situazioni di guerra e di conflitto che imperversano nel mondo, lanciando un appello per la pace.

    “Cristo sia speranza per il popolo siriano, vittima di un perdurante conflitto che rischia di lasciarsi indifferenti: un impegno politico che affronti la questione, aiuti gli sfollati e superi l’emergenza umanitaria”.

    Il pontefice ha parlato delle “continue tensioni in Medioriente: un pensiero particolare alla popolazione dello Yemen stremato dalla fame e dalla guerra, in particolare i bambini. Le armi cessino di insanguinare la Libia, dove molte famiglie sono costrette a lasciare le proprie case. Si scelga il dialogo, piuttosto che la sopraffazione”.

    “Cristo doni la sua pace a tutta l’Africa, ancora dominata da conflitti e violenti estremismi. Il mio pensiero va anche al Sudan, dove auspico che tute le istanze possano trovare voce e il Paese possa trovare la libertà”, ha aggiunto il Papa.

    “Gesù accompagni le iniziative del Sud Sudan affinché possa aprirsi una nuova pagina in cui tutte le componenti politiche possano impegnarsi per il bene comune. La gioia della risurrezione accompagni il popolo venezuelano, che manca delle condizioni minime per vivere degnamente a causa di una crisi che perduri. La politica si impegni affinché cessino queste diseguaglianze”.

    “Il Signore non ci trovi indifferenti davanti a queste sofferenze – ha aggiunto Papa Francesco – e ci faccia costruttori di ponti, non di muri. Ispiri i leader affinché si adoperino alla fine della corsa agli armamenti. Il Risorto apra i nostri cuori alle necessità degli indifesi”, ha concluso Bergoglio nel suo messaggio alla città e al mondo.

    Papa Francesco, dopo aver passato in rassegna i conflitti nel mondo, ha rivolto un messaggio allo Sri Lanka. Notizia di oggi, infatti, le sei esplosioni che hanno insanguinato il Paese: il bilancio provvisorio è di 156 morti. Gli ordigni sono esplosi durante le celebrazioni per la Pasqua in chiese e hotel frequentati da turisti.

    “Ho appreso con tristezza e dolore la notizia degli attentati in Sri Lanka, desidero manifestare la mia vicinanza alla comunità cristiana”, ha detto Francesco dopo la benedizione Urbi et Orbi.

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