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    Ogni anno in Brasile avvengono più omicidi che in Europa e Stati Uniti messi insieme

    Il numero di omicidi commessi in Brasile è pari a quello delle uccisioni commesse in tutti gli altri paesi segnati in blu su questa mappa

    Nel 2015 il paese sudamericano ha visto un numero di omicidi pari a quasi 60mila

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 13 Set. 2017 alle 20:57 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:28

    Questa mappa interattiva mostra quanto la violenza sia diffusa in Brasile, rispetto agli altri paesi. Il numero di omicidi compiuti nel paese sudamericano – segnato in rosso sulla mappa – è infatti pari a quelli commessi in tutti gli altri paesi segnati in blu.

    Il Brasile infatti è uno dei paesi con il più alto tasso di omicidi al mondo, secondo le Nazioni Unite. L’agenzia delle Nazioni Unite sulle droghe e il crimine (Unodc) cura infatti un progetto denominato Global Study on Homicide, un sito web in cui raccoglie tutte le statistiche sulle persone uccise nel mondo e pubblica periodicamente un rapporto sulla violenza nel mondo.

    Il dato che sorprende però è la disparita in termini assoluti degli omicidi commessi nel paese sudamericano rispetto ad altri paesi del globo.

    Infatti, nel 2015, il Brasile ha visto compiere quasi 60mila omicidi, come tutti quelli commessi negli Stati Uniti, in Cina, in Europa, in Russia, in Africa settentrionale, in Giappone, nelle due Coree, in Indonesia, in Mongolia, in Australia, in Canada e in Nuova Zelanda.

    Il paese sudamericano ha così un tasso di quasi 27 omicidi ogni 100mila abitanti. Lo stesso dato negli Stati Uniti è pari a quasi cinque uccisioni ogni 100mila residenti, nel 2015 sono state 15.696 le vittime di omicidio, a fronte di una popolazione di oltre 300milioni di abitanti.

    Un dato paragonabile a quello russo. Mosca infatti risulta essere il 38esimo paese più violento del mondo da questo punto di vista, con un tasso di omicidi ogni 100mila abitanti di 11,31. Questo significa che nel 2015, su una popolazione di quasi 145 milioni di abitanti, sono state uccise almeno 16.232 persone.

    Gli stessi risultati sono visibili su un diagramma ad albero. Qui ogni paese è rappresentato da un rettangolo in base al numero di omicidi commessi nel 2015. È evidente come le vittime in Brasile rappresentino un numero sproporzionato rispetto a quelle di altri paesi.

    In Cina per esempio, un altro paese che insieme a Stati Uniti e Russia presenta un numero di vittime di omicidio superiore alle 10mila persone all’anno, nel solo 2015 sono state commesse 10.083 uccisioni.

    Il numero assoluto però risulta ridimensionato se rapportato alla popolazione complessiva. Con oltre un miliardo e 300 milioni cittadini infatti, la Cina presenta un tasso annuo di omicidi pari a 0,74 ogni 100mila abitanti, poco meno del dato italiano.

    Nel 2015 infatti, l’Italia, la 192esima nazione più violenta del mondo da questo punto di vista, ha visto uccidere 469 persone, portando il tasso di omicidi ogni 100mila abitanti allo 0,78, praticamente un sesto di quello statunitense.

    Il numero di omicidi in Brasile presentato in un diagramma ad albero e confrontato con quello di altri paesi
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