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    Mai più Olanda, da gennaio si chiamerà solo Paesi Bassi

    Il nome servirà anche a promuovere una nuova strategia turistica per arginare l’arrivo di chi sbarca con voli low cost e la cui unica meta sono poche strade nel centro di Amsterdam

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 29 Dic. 2019 alle 15:34

    Mai più Olanda, da gennaio si chiamerà solo Paesi Bassi

    Il governo dell’Aia ha deciso di abolire la doppia toponomastica per definire il regno d’Olanda, che d’ora in poi si chiamerà soltanto Paesi Bassi. E poco importa se non si potrà più dire “squadra olandese”, ma solo “squadra dei Paesi Bassi”, espressione decisamente meno felice. Entro il prossimo gennaio, verrà anche cambiato lo storico logo usato negli ultimi venticinque anni per promuovere l’Olanda, quello del tulipano accanto al sostantivo Holland.

    Non si tratta di un semplice cambiamento toponomastico, ma di un cambiamento voluto per marcare bene una differenza sostanziale, visto che l’Olanda in realtà include solamente due delle 12 regioni che formano l’intera nazione, ed evitare che si continui ad associare l’immagine del Paese alla sola città di Amsterdam e al suo quartiere a ‘luci rosse’.

    L’operazione, che costerà alle casse dello Stato 200mila euro, sarà prima di tutto commerciale. Insieme al nome è stato presentato un nuovo logo che contiene un tulipano stilizzato fra le lettere N e L, sigla internazionale che sta proprio per Netherlands.

    Da gennaio dunque tale simbolo potrà essere usato da ministeri, ambasciate, Agenzia per le imprese (Rvo, Netherlands Enterprise Agency), università, Comuni e federazioni sportive per promuovere le proprie attività.

    A sentire le autorità olandesi, che da ora, a rigore di logica andrebbero chiamate nederlandesi o neerlandesi, il brand “Olanda” è ormai inflazionato, perché troppo legato al quartiere a luci rosse di Amsterdam, il “red light district” della prostituzione e dei coffee shop dove si fuma liberamente la marijuana.

    Il nome servirà anche a promuovere una nuova strategia turistica per arginare l’arrivo di chi sbarca con voli low cost e la cui unica meta sono poche strade nel centro di Amsterdam. Secondo le stime dell’ente del turismo locale, il numero dei visitatori raggiungerà i 30 milioni entro il 2030, quasi il doppio dei turisti attuali.

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