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    Nove anni di carcere a Brittney Griner: la cestista Usa condannata in Russia

    Credit: Ansa
    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 4 Ago. 2022 alle 19:17

    La campionessa del basket statunitense, Brittney Griner, è stata condannata in Russia a nove anni e mezzo di carcere e un milione di rubli di multa per detenzione e contrabbando di stupefacenti. Questa la decisione del tribunale di Khimki, alla periferia di Mosca, per la giocatrice arrestata a febbraio scorso al suo arrivo nella Capitale russa. Le erano state trovate nella valigia delle cartucce per vaporizzatore a base di olio di cannabis.

    La cestista si era dichiarata colpevole specificando però di aver portato la sostanza per sbaglio in Russia, negando l’accusa di traffico di stupefacenti. Come riportato da Repubblica, dietro le sbarre riservate agli imputati nel tribunale russo, Griner ha chiesto “di non mettere fine alla sua vita” e poi è scoppiata a piangere. “Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest’aula”, ha detto durante l’udienza. E poi ha chiesto scusa alla famiglia e alla sua squadra: “Non volevo ferire nessuno. L’unica cosa che voglio è tornare da loro”.

    Gli avvocati della giocatrice di basket hanno annunciato che faranno appello contro la sentenza. Hanno dieci giorni di tempo. “Brittney sta molto male, è difficile parlarci”, hanno spiegato i legali.

    Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha definito la condanna “inaccettabile” e ha chiesto alla Russia il rilascio immediato della campionessa. Anche il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha detto di essere preoccupato per “l’ingiusta” condanna e “per l’uso del governo russo di detenzioni illecite per portare avanti la propria agenda, utilizzando le persone come pedine politiche”. Ha inoltre sottolineato che la priorità del dipartimento è quella di riportare a casa Griner e Paul Whelan, “l’altro americano detenuto ingiustamente”, che sta scontando 16 anni di reclusione per spionaggio. Mosca e Washington stanno, infatti, dialogando su un possibile scambio di prigionieri che comprenderebbe proprio i due cittadini statunitensi. Venerdì scorso Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov si sono confrontati.

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