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    La Notte dei cristalli: il pogrom nazista con cui ha avuto inizio la Shoah

    Il 9 novembre del 1938 il ministro della Propaganda del Terzo Reich Joseph Goebbels autorizzò la devastazione di migliaia di negozi e di abitazioni degli ebrei tedeschi in Germania, Austria e Cecoslovacchia

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 9 Nov. 2019 alle 13:42 Aggiornato il 9 Nov. 2021 alle 14:44

    La Notte dei cristalli: il pogrom nazista con cui ha avuto inizio la Shoah

    Oggi, 9 novembre, ricorre l’anniversario della Notte dei cristalli, il pogrom nazista con cui ha avuto inizio la Shoah.

    Sono le 22 circa del 9 novembre del 1938 quando ufficiali del partito nazista, membri delle Sa, il gruppo paramilitare del partito, e componenti della gioventù hitleriana distrussero, su indicazione di Joseph Goebbels, il ministro della Propaganda del Terzo Reich, migliaia di vetrine di negozi e abitazioni degli ebrei tedeschi in Germania, Austria e Cecoslovacchia.

    Il grande pogrom nazista ebbe inizio proprio con un discorso di Joseph Goebbels, il quale incolpò gli ebrei della morte del diplomatico Ernst Eduard vom Rath, ferito mortalmente due giorni prima, il 7 novembre, a Parigi.

    Le sommosse, in realtà, iniziarono subito dopo il diffondersi della notizia dell’attentato contro vom Rath, ma furono proprio le parole di Goebbels a scatenare la persecuzione nei confronti degli ebrei, che comunque andavano avanti già da anni essendo le leggi razziali di Norimberga in vigore già dal 1935.

    Goebbels, infatti, disse che il partito nazista non organizzava azioni antisemite ma, laddove fossero accadute, non le avrebbe ostacolate. Subito dopo, il capo della Gestapo Heinrich Müller e il capo della Polizia di sicurezza Reinhard Heydrich dettero ordini precisi affinché la polizia non intervenisse e i vigili del fuoco si limitassero a proteggere le proprietà dei non ebrei.

    Per evitare le reazioni degli ebrei, inoltre, circa 30mila persone vennero internate nei campi di concentramento.

    Il bilancio finale delle sommosse fu di 1.406 sinagoghe e case di preghiera pesantemente danneggiate, tra cui 267 sinagoghe completamente distrutte, oltre 7mila negozi di proprietà ebraica danneggiati, centinaia di cimiteri ebraici violati e 171 abitazioni private prese di mira dalle violenze.

    Il numero degli ebrei uccisi, tra le notte del 9 e 10 novembre, fu secondo una recente stima condotta da storici tedeschi, di circa 400 ebrei. Bilancio che sale tra i 1300 e i 1500 se si calcolano anche i circa 400 che morirono in episodi di violenza nei giorni successivi e i circa 700 tra gli arrestati, i quali trovarono la morte nei campi di concentramento.

    La Notte dei cristalli, definita così per richiamare le vetrine dei negozi distrutte durante le violenze, rappresenta una tappa fondamentale del’inizio della Shoah. Quell’episodio di estrema violenza, infatti, rappresentò il primo passo verso lo sterminio degli ebrei.

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