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    Notre Dame de Paris: ecco di cosa parla il romanzo boom di vendite di Victor Hugo

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 16 Apr. 2019 alle 17:54 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:31

    Sono passate circa 24 ore dall’incendio che ha devastato la Cattedrale simbolo di Parigi, Notre Dame (immagini, video, la storia), ma Victor Hugo è già primo nelle classifiche di vendita su Amazon.

    Notre-Dame de Paris, il celebre romanzo che lo scrittore francese pubblicò nel 1831 quando aveva solo 29 anni, risulta infatti essere il libro più venduto nelle ultime ore: la sua versione per Kindle, in particolare, è andata a ruba dopo il tragico evento che ha sconvolto la capitale della Francia. Anche la versione cartacea ha subito un’improvvisa impennata, arrivando alla terza posizione dei classici bestseller più venduti.

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    Sempre nel corso della giornata di ieri, 15 aprile, è tornata alla memoria collettiva in particolare una delle scene descritte in quel romanzo: l’incendio della Cattedrale, vista come una sorta di profezia.

    Notre Dame Victor Hugo libro | Trama

    Notre-Dame de Paris è un romanzo ambientato nel 1482 e racconta la storia di Quasimodo, gobbo campanaro della storica Cattedrale di Parigi, della bellissima zingara Esmeralda e del crudele Frollo, un arcidiacono.

    Notre Dame rappresenta quindi il contesto all’interno del quale si svolgono la maggior parte degli avvenimenti del romanzo e Hugo non lesina di descriverlo con grande ricchezza di particolari: storia, filosofia e romanticismo non mancano infatti in quel suo particolareggiato dipinto della cattedrale, reso unico dal suo stile di scrittura.

    Ma di cosa parla il romanzo? Tutto comincia con l’arrivo, il giorno dell’Epifania del 1482, di alcuni zingari di origine franco-spagnola che si stabiliscono in una zona periferica che viene chiamata “Corte dei miracoli”. Clopin Trouillefou è il ladro e assassino che, a capo della sua gente, si occupa di gestire traffici e attività illecite: gli spettacoli di magia allestiti per la popolazione, infatti, sono solo apparenza.

    A distanziarsi da furti e omicidi è solo Esmeralda, che danza sulla piazza di Notre-Dame insieme alla sua capretta di nome Djali. Quasimodo è invece un giovane deforme di origine zingara che svolge l’attività di campanaro della cattedrale: proprio per il forte rumore a cui è continuamente esposto, Quasimodo è diventato sordo (e muto, di conseguenza) e il suo aspetto ripugnante lo tiene lontano dalle persone.

    Quasimodo ha rapporti solo con il Monsignor Claude Frollo, l’arcidiacono che si è preso cura di lui dopo che i suoi genitori l’avevano abbandonato per la sua deformità.

    Frollo, innamoratosi di Esmeralda nonostante il suo disprezzo per gli zingari, chiederà a Quasimodo di rapirla, ma il suo piano viene rovinato da Phoebus de Châteaupers, capitano delle guardie di cui Esmeralda si innamora a sua volta perdutamente.

    La zingara, però, finirà per sposarsi – ma non per amore – con Pierre Gringoire, poeta parigino che viene condannato a morte dopo essersi introdotto nel campo degli zingari. Quasimodo, nel frattempo, viene fustigato e messo alla gogna e sarà solo Esmeralda a provare pena per lui e portargli un po’ d’acqua. A quel punto è il campanaro di Notre Dame a innamorarsi di lei.

    Ma anche Phoebus, in seguito agli eventi, decide di conquistare Esmeralda: il capitano, però è più attratto dalle sue fattezze e per questo, approfittandosi dei suoi sentimenti, le dà appuntamento in una locanda dove, a insaputa della ragazza, si nasconde Frollo, il quale si è messo d’accordo con la guardia per poter osservare l’incontro.

    Travolto però dalla gelosia, l’arcidiacono esce dal suo nascondiglio e pugnala Phoebus per poi fuggire: Esmeralda, a quel punto, viene arrestata con l’accusa di omicidio e stregoneria e condannata a morte dopo aver rifiutato l’offerta di Frollo di scagionarla in cambio dei suoi favori.

    Durante il corteo dell’esecuzione, però, interviene Quasimodo, che riesce a rapire l’amata e a condurla a Notre-Dame, sul cui suolo vige il diritto d’asilo. Qui Quasimodo le dimostra la propria bontà d’animo e la protegge fin quando una rivolta non la costringe a fuggire. Sarà nuovamente Frollo a farla fuggire con una barca sulla Senna e a farle una nuova proposta: la libertà in cambio dei suoi servigi. Quando lei, nuovamente, rifiuta, l’uomo la consegna alle guardie.

    In prigione Esmeralda ritroverà la sua vera madre, una prostituta che la riconosce e che morirà nel tentativo di salvarla dal patibolo, sul quale Esmeralda finisce uccisa. Ad assistere alla sua esecuzione c’è Frollo, ma anche Quasimodo: quando quest’ultimo lo sente ridere mentre la sua amata muore decide di buttarlo giù dalla torre.

    In conclusione Phoebus, ormai guarito dalla pugnalata ricevuta, combina un matrimonio di convenienza, mentre il cadavere di Esmeralda viene gettato nelle fosse comuni e Quasimodo decide di sdraiarsi accanto a lei e di lasciarsi morire.

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