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    Nagorno-Karabakh, l’Armenia viola la tregua e bombarda Ganja: almeno 7 morti. Ma i separatisti armeni negano: “È una bugia”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 11 Ott. 2020 alle 11:20

    Nagorno-Karabakh, violato il cessate il fuoco: l’Armenia bombarda Ganja

    L’Armenia ha violato il cessate il fuoco stabilito con l’Azerbaijan e relativo al conflitto nel territorio di Nagorno-Karabakh bombardando nella notte tra sabato 10 e domenica 11 ottobre la città di Ganja, la seconda più grande dell’Azerbaijan. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri di Baku su Twitter, specificando che le bombe armene sono state lanciate su un’area residenziale della città e hanno causato almeno 7 morti e 33 feriti, tra cui anche molti bambini. Il ministero della Difesa dei separatisti armeni del Nagorno Karabakh, invece, ha negato di aver bombardato Gandja. “È una bugia assoluta” ha dichiarato, sostenendo di aver rispettato la tregua.

    La tregua era stata raggiunta con la mediazione della Russia e prevedeva che il cessate il fuoco entrasse in vigore a partire dalle ore 12, le 10 in Italia, del 10 ottobre. Tuttavia, già pochi minuti dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, il ministro della difesa armeno aveva accusato l’Azerbaijan di aver violato la tregua lanciando un’offensiva nella parte orientale del territorio. “La città di Kapan è stata appena colpita da missili, ci sono morti e feriti” aveva scritto il portavoce del ministro della Difesa armena su Facebook. Circostanza smentita dal collega azero che, sempre sui social, aveva replicato: “Si tratta dell’ennesima provocazione del nemico”. Le continue tensioni e provocazioni tra i due Paesi, comunque, dimostrano ancora una volta come la tregua sia fragilissima.

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