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    Ecco perché lottiamo per riaprire il museo sui tragici giorni di piazza Tienanmen

    Il museo 4 giugno, con sede a Hong Kong, era l'unico luogo al mondo a ripercorrere le tracce delle proteste del 1989 in Cina, ma è stato chiuso a luglio 2016. L'intervista ad Albert Ho, presidente dell'associazione Hong Kong Alliance

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 8 Ago. 2017 alle 09:46 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:58

    È trascorso oltre un anno da quando è stato chiuso il Museo 4 giugno di Hong Kong, l’unico luogo al mondo a raccogliere le tracce dei tragici giorni di Piazza Tienanmen nel 1989.

    Il museo è stato creato nel 2014 dall’associazione Hong Kong Alliance, che ha riscontrato sin dall’inizio molte difficoltà, tra cui l’opposizione di alcuni degli occupanti dell’edificio privato in cui è stato aperto.

    Il gruppo di attivisti è riuscito nell’obiettivo di dar vita al museo, tuttavia a luglio 2016 il luogo è stato chiuso ufficialmente dopo alcune cause legali da parte dei residenti dell’edificio.

    Filippo Lubrano, giornalista e autore, ha parlato dell’argomento con Albert Ho, presidente della Hong Kong Alliance. L’intervista video è stata realizzata in occasione del ventennale della riunificazione di Hong Kong alla Cina nel 1997.

    La Hong Kong Alliance sta ora organizzando una raccolta fondi per riaprire il museo in un’altra sede.

    L’anniversario del 4 giugno è commemorato annualmente a Hong Kong, con una veglia al Parco Vittoria, ma resta un argomento tabù nella Cina continentale.

    Lubrano ha lanciato inoltre una petizione su Change.org per chiedere la riapertura del museo sui fatti di Tienanmen. Si può sottoscrivere il suo appello qui.

    Qui sotto l’intervista di Filippo Lubrano a Albert Ho, presidente della Hong Kong Alliance:

    Piazza Tienanmen 28 anni dopo

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