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    Usa, ok della Corte Suprema a Trump sull’uso dei fondi del Pentagono per la costruzione del muro con il Messico

    Il muro Usa-Messico Credit: AFP

    Stanziati 2,5 miliardi per chiudere i confini

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 27 Lug. 2019 alle 13:30 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:54

    Muro Usa Messico, Trump ottiene i fondi del Pentagono

    La battaglia di Donald Trump per costruire un muro alla frontiera con il Messico, da sempre contrastata dai democratici, ha trovato una sponda nella Corte Suprema. Con cinque voti a favore e quattro contrari, il più alto tribunale americano ha stabilito che il presidente può dirottare fondi del Pentagono per due miliardi e mezzo di dollari per la costruzione dei 160,9 chilometri di barriera di sicurezza lungo il confine meridionale.

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    Trump ha dovuto ricorrere allo strumento dell’emergenza nazionale per le migrazioni, attingendo a soldi che il Congresso aveva destinato al dipartimento alla Difesa, per finanziare il muro perché la Costituzione americana assegna al Parlamento il potere della borsa, e ciò aveva bloccato ogni possibilità per il capo della Casa Bianca di ottenere fondi per la recinzione promessa durante la campagna elettorale, da quando l’opposizione democratica ha la maggioranza alla Camera.

    Con la decisione della Corte Suprema è stata dunque ribaltata la sentenza della Corte d’Appello federale del Nono Circuito, in California, che si era schierata con la società civile al confine e con il Sierra Club nel definire una violazione della legge l’impiego di fondi che il Congresso aveva approvato per la difesa.

    Per i giudici della Corte Suprema, a maggioranza conservatori, l’Amministrazione Trump ha mostrato “sufficienti” prove per dimostrare che non vi siano le basi per bloccare il trasferimento di fondi.

    In sostanza, il più alto tribunale americano ha rovesciato la sentenza di una corte d’appello federale della California che aveva congelato i fondi sostenendo che non fossero stati autorizzati dal Congresso.

    Nello stesso tempo però i magistrati conservatori della Corte Suprema hanno fatto capire di essere inclini a bocciare la causa, perché i gruppi che l’hanno promossa non avrebbero titolo a sfidare l’esecutivo su questo terreno. I promotori ora chiederanno alla Corte d’Appello di San Francisco di accelerare il suo giudizio nel merito legale della questione, in modo che possa tornare in fretta al massimo tribunale per il dibattito sul tema centrale.

    Nel frattempo, però, la costruzione del muro tra Usa è Messico si appresta a cominciare.

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