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    Soldi russi ai partiti stranieri: da Mosca 300 milioni ad almeno 20 Paesi

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 14 Set. 2022 alle 08:17 Aggiornato il 15 Set. 2022 alle 01:41

    La Russia ha trasferito segretamente dal 2014, anno dell’occupazione della Crimea, oltre 300 milioni di dollari a partiti politici, dirigenti e politici stranieri di oltre una ventina di Paesi per esercitare il suo “soft power”. Lo riporta il Washington Post, citando fonti anonime del governo Usa: tra gli oltre venti paesi interessati ci sarebbero Albania, Montenegro, Madagascar e, “potenzialmente”, Ecuador. Ancora nessuna certezza sulla presenza dell’Italia nel dossier.

    Le informazioni sono contenute all’interno di un report dell’intelligence di Washington, che indica ai diplomatici statunitensi i “talking points” da sollevare con i governi che li ospitano in merito alla supposta interferenza russa, sulla scia di quanto già fatto dalla Casa Bianca per anticipare e smascherare le mosse del Cremlino in Ucraina. Non è la prima volta che i servizi segreti statunitensi denunciano una campagna di influenza a suon di finanziamenti sui partiti nazionalisti, anti europei e di estrema destra, che rappresentano circa il 20 per cento del Parlamento europeo: già nel 2016 le agenzie di intelligence americane avevano raccolto informazioni che dimostrerebbero come il Cremlino stesse condizionando alcuni partiti politici in Europa.

    Ma la mossa scuote i partiti italiani in vista delle elezioni legislative del prossimo 25 settembre, anche se le risposte di Washington sull’eventuale identità dei politici italiani beneficiari dei finanziamenti sono state fino a questo momento vaghe, nonostante le pressioni esercitate da Roma dopo aver appreso la notizia per comprendere l’eventuale coinvolgimento del nostro Paese all’interno del dossier. “L’unica certezza è che a incassare denaro dal Cremlino è stato prima il Partito Comunista Italiano e in epoca recente ‘la Repubblica’ che per anni ha allegato la rivista ‘Russia Oggi’. La Lega ha dato mandato ai propri legali di querelare chiunque citi impropriamente il partito e Matteo Salvini come è già accaduto in alcuni contesti televisivi con particolare riferimento al sindaco del Pd Matteo Ricci. Non saranno più tollerate falsità e insinuazioni: ora basta”, ha dichiarato la Lega in una nota.

    “La cosa non mi stupisce perché c’era una tradizione antica da parte loro. Però vorrei sapere i nomi, se esistono, di eventuali beneficiati italiani. Perché è alto tradimento”, ha commentato invece su Twitter Guido Crosetto, co-fondatore di Fratelli d’Italia.

    “In Italia ci deve essere la dovuta informazione e chiarezza prima del voto. Gl italiani prima di andare al voto sappiano se partiti politici di questo Paese siano stati finanziati da una potenza, la Russia, che oggi è contro l’Europa, ha invaso l’Europa. Quindi noi chiediamo al governo italiano di dare le informazioni, che il Copasir intervenga: è fondamentale che l’opinione pubblica sappia se ci sono partiti politici che hanno preso posizioni di sostegno alla Russia perché sono stati pagati dalla Russia stessa in tutta questa operazione”, ha detto.it il segretario del Pd, Enrico Letta, a Cartabianca, su Rai3.

    “Il M5S come sempre agisce in piena trasparenza: ci auguriamo venga fatta chiarezza quanto prima e che il Copasir indaghi con il pieno sostegno di tutte le forze parlamentari. Non possiamo inoltre non esprimere una certa preoccupazione per il fatto che la parte finale della campagna elettorale possa essere inquinata da fattori esterni. Ci auguriamo che nessuno pieghi una questione di sicurezza nazionale a biechi interessi politici”, ha scritto il M5s in una nota.

    “Sapevamo da anni che i russi spendono per influenzare le elezioni in tutto l’Occidente. Cercano di promuovere la divisione nelle nostre società e fra i nostri paesi. Questi 300 milioni non hanno fruttato molto, però hanno migliorato le prospettive di alcuni partiti, come quello di Le Pen in Francia e Fratelli d’Italia da voi”, ha dichiarato Kurt Volker, ex ambasciatore Usa alla Nato col presidente Bush e inviato speciale per l’Ucraina con Trump in un’intervista a Repubblica.

     

     

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