Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Migranti, un gommone con 60 persone a bordo in difficoltà al largo della Libia

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 3 Lug. 2019 alle 12:01 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:52

    Migranti Libia | Gommone in difficoltà | Segnalazione di Alarm Phone

    MIGRANTI GOMMONE LIBIA – Un gommone con a bordo una sessantina di persone, tra cui donne e bambini, si troverebbe in difficoltà al largo delle coste della Libia. La segnalazione arriva da Alarm Phone, la piattaforma che aiuta i migranti nel Mediterraneo, creata nel 2014 dopo il naufragio di Lampedusa e che si pone come obiettivo con l’obiettivo di “consentire alla società civile di monitorare ciò che accade in mare”.

    Migranti Libia | Alarm phone segnala: gommone in difficoltà al largo delle coste della Libia

    Alarme Phone sostiene di aver ricevuto attorno alle ore 23.20 di ieri una telefonata da un migrante che era a bordo dell’imbarcazione. L’uomo avrebbe segnalato che uno dei due tubolari del gommone si stava sgonfiando e che si trovavano al largo di Zawiya. A bordo dell’imbarcazione ci sarebbero, secondo la segnalazione, 60 persone di cui 20 bambini.

    “Dopo un primo contatto non siamo più riusciti a parlare con lui – ha fatto sapere Alarm Phone in una serie di tweet – Abbiamo informato via mail la cosiddetta Guardia Costiera libica e abbiamo cercato anche di contattarli telefonicamente, ma non è stato possibile e questo dimostra ancora una volta quanto le autorità libiche non siano affidabili”.

    > La strage di migranti in Libia: raid contro centro di detenzione, 40 morti

    Alarm phone ha scritto inoltre di aver informato, alle ore 23.41, il centro di coordinamento della Guardia Costiera di Roma della situazione. “Le autorità italiane – si legge in un tweet – hanno risposto che avrebbero assicurato di informare le autorità libiche. Non abbiamo idea di cosa sia accaduto alla barca e alle 60 persone. Speriamo siano sopravvissuti, anche se questo significa tornare in una zona di guerra”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version