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    La metà del territorio dell’Europa e dell’Asia è scomparsa negli ultimi 60 milioni di anni

    Uno studio geologico rivela come 60 milioni di anni fa la Terra presentasse il doppio delle terre emerse in Europa e Asia, e offre un'ipotesi sulla loro destinazione

    Di TPI
    Pubblicato il 12 Ott. 2016 alle 14:46 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:33

    Come ha fatto una porzione di India e Eurasia pari alla metà
    della loro massa a scomparire? Non si deve all’improvviso trucco di un
    prestigiatore, ma al fatto che a partire da 60 milioni di anni fa le
    due placche tettoniche che formano il blocco eurasiatico hanno cominciato a scontrarsi all’altezza dell’Himalaya, e da allora abbiano notevolmente ridotto la loro
    grandezza.

    Ora una nuova ricerca volta ad approfondire il “mistero della
    crosta mancante” e pubblicata il 19 settembre sulla rivista Nature Geoscience da David Rowley e
    altri colleghi dell’Università di Chicago, ha preso in esame la quantità di
    massa di terre emerse che si suppone dovesse formare le due grandi placche e l’ha
    confrontata con quella attuale.

    Anche dopo aver considerato che l’impatto ha prodotto la
    catena montuosa dell’Himalaya, cosa già nota ai geologi, Rowley e i suoi
    colleghi non sono inizialmente riusciti a spiegarsi dove fosse finita la metà
    della massa originaria dell’India e dell’Eurasia, e hanno ipotizzato che sia
    lentamente scivolato nella fascia al di sotto della crosta, denominata mantello.

    Se però la crosta oceanica può scivolare verso il basso nel
    mantello e mescolarvisi, la cosiddetta crosta continentale è meno densa, e
    finora si è pensato che non potesse mischiarsi con i materiali del mantello,
    venendo respinta verso l’alto a formare catene montuose.

    “Un tempo si pensava che il mantello e la crosta
    interagissero solo relativamente”, ha dichiarato il team di
    ricercatori in un comunicato. “Questo lavoro suggerisce che, almeno in
    determinate circostanze, ciò non è vero. Se abbiamo già considerato tutte le
    possibili soluzioni sulla superficie, significa che la massa restante deve essere finita nel mantello”.

    Qualsiasi studente di geologia potrebbe confermare che quest’ipotesi
    è stata finora sempre scartata, vista la presunta incapacità di interagire tra
    crosta e mantello.

    Lo studio potrebbe anche spiegare alcuni misteri geochimici,
    come ad esempio il fatto che le eruzioni vulcaniche a volte facciano emergere
    elementi come il piombo e l’uranio che non sono molto comuni nel mantello, e lo
    sono invece nella crosta continentale.

    “L’implicazione del nostro lavoro è che, se guardiamo
    al sistema di collisione tra India e Asia come un processo continuo nel corso
    della storia della Terra, vi è stato un continuo rimescolamento degli elementi
    crostali continentali nel mantello”, ha detto Rowley.

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