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    Medvedev attacca i leader Ue: “Sono di basso livello, è chiaro a tutti che Mario Draghi non è Silvio Berlusconi”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 23 Giu. 2022 alle 10:32

    Medvedev sul declino dei leader occidentali: “Draghi non è Berlusconi”

    “È chiaro a tutti che Mario Draghi non è Silvio Berlusconi”: così Dmitry Medvedev, ex presidente russo e vice capo del consiglio di sicurezza del Paese, ha attaccato nuovamente l’Occidente e i suoi leader giudicati “una pallida riserva dei solisti americani”.

    In un lungo post su Telegram, Medvedev ha bocciato senza appello i leader Ue, tra cui il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi.

    “Comunico da molto tempo con i leader stranieri e vedo quanto è caduto il livello dei politici occidentali – ha scritto l’ex presidente russo – Negli ultimi vent’anni è accaduto letteralmente davanti ai miei occhi. Ovviamente, in Europa non sono rimasti politici come Helmut Kohl, Jacques Chirac o Margaret Thatcher. Non si tratta, ovviamente, di coloro che a volte vengono definiti filo-russi, anche se i politici forti non sono mai stati russofobi. La questione è completamente diversa”.

    “Senza offesa per nessuno, ma è evidente a tutti che Mario Draghi non è Silvio Berlusconi e Olaf Scholz non è Angela Merkel. Si tratta di persone nuove e di una nuova era di governo, a mio avviso tutt’altro che ottimale” ha aggiunto Medvedev.

    “L’attuale presidente dell’Ucraina – si chiede ancora l’ex presidente russo – potrebbe presentarsi a un incontro con Jacques Chirac con una maglietta verde? Ovviamente no”.

    “Il problema della degenerazione della politica europea è soprattutto legato al fatto che è diventata una pallida riserva dei solisti americani. Charles de Gaulle potrebbe opporsi a qualsiasi presidente americano. E ora quali europei lo faranno senza stringersi la mano? Non pensano al futuro. Sono limitati solo dai loro flaccidi obiettivi elettorali”.

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