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    A Hong Kong la marcia pro-democrazia, gli organizzatori: “800mila manifestanti”

    Credit: ANSA/EPA/JEROME FAVRE
    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 8 Dic. 2019 alle 18:07 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 20:02

    A Hong Kong la marcia pro-democrazia con 800mila persone

    Le strade di Hong Kong sono un fiume in piena: gli organizzatori hanno stimato che alla marcia pro-democrazia dell’8 dicembre hanno partecipato 800mila persone. A riferirlo è il Civil Human Rights Front, che ricorda come la manifestazione sia stata la prima autorizzata dalla polizia dallo scorso agosto.

    Joshua Wong, tra i volti internazionali della protesta, è stato intervistato a Hong Kong dal direttore di TPI Giulio Gambino.

    “La polizia di Hong Kong stupra le manifestanti. Alcune di loro sono anche rimaste incinte”, denuncia Joshua Wong nell’intervista esclusiva a TPI.

     

    Jimmy Sham, coordinatore del Civil Human Rights Front, ha commentato il voto del 24 novembre alle distrettuali del campo pro-democrazia: la gente è “arrabbiata, malgrado la vittoria elettorale”.

    “Non credo che le lamentele della gente si siano alleviate. Abbiamo votato e volevamo che la parte pro-establishment perdesse, ma non era tra le nostre richieste”. Cinque le rivendicazioni del movimento per la governatrice Carrie Lam: il ritiro della riforma della legge sulle estradizioni in Cina (avvenuto a ottobre); fine dell’uso del termine “rivoltosi” ai partecipanti alle proteste; un’indagine indipendente sugli abusi della polizia; il rilascio degli arrestati nelle proteste; il suffragio universale per la carica di governatore. Per la polizia in strada sarebbero scese 183mila persone, contro le 800mila circa degli organizzatori.

    Credit: ANSA/EPA/MIGUEL CANDELA

    La polizia ha diffuso anche la notizia del ritrovamento di una pistola semiautomatica Glock e 105 proiettili nell’ambito di un’operazione anticrimine in vista del corteo. Undici le persone arrestate, tra cui otto uomini di età tra i 20 e i 63 anni. Il sovrintendente per il crimine organizzato e le triadi, Li Kwai-wah, ha fatto sapere che per la prima volta la polizia ha sequestrato un’arma da fuoco, oltre a due giubbotti anti-proiettile, coltelli, spade, manganelli e spray urticanti.

    Il materiale è stato ritrovato in diversi locali del centro di Hong Kong, lungo il percorso della marcia. I media locali riferiscono che alcune delle persone arrestate sarebbero vicine ai gruppi “radicali” che a ottobre hanno lanciato molotov contro la stazione di polizia di Mong Kok.

    La polizia ha minacciato di adottare “azioni necessarie” qualora i manifestanti non dovessero disperdersi una volta arrivati a Central, il punto di arrivo della marcia. Gli organizzatori stessi hanno invitato i partecipanti a seguire il percorso autorizzato dalla polizia, per evitare gli scontri.

    Diversi gli arresti effettuati, anche se non è ancora nota la ragione. Scambio di insulti tra la polizia in assetto antisommossa e i partecipanti alla marcia pro-democrazia a Des Voeux Road Central, snodo viario strategico nel cuore di Hong Kong. Secondo quanto si vede dai social, in migliaia sarebbero intenzionati a continuare la manifestazione dirigendosi verso il distretto finanziario.

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