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    Il premier francese sostiene che ci saranno altri morti per colpa del terrorismo

    Secondo Manuel Valls la lotta al fondamentalismo islamico durerà una generazione

    Di TPI
    Pubblicato il 15 Giu. 2016 alle 12:00 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:45

    Il primo ministro francese Manuel Valls è pessimista sul futuro della lotta al terrorismo.

    “Questa guerra durerà una generazione. Altri innocenti perderanno la vita. Mi si accuserà di generare ancora più ansia, ma la realtà è questa”, ha detto in un’intervista radiofonica, dopo l’omicidio di un poliziotto e di sua moglie da parte di un francese che aveva giurato fedeltà all’Isis.

    Valls ha fatto sapere che la polizia ha sventato dal 2013 a oggi quindici attacchi terroristici e sta continuando ininterrottamente la sua battaglia contro la radicalizzazione dei giovani nelle banlieu.

    Per questo il primo ministro francese difende le forze dell’ordine e rifiuta ogni processo ai servizi di sicurezza dopo l’assassinio dei due poliziotti da parte di un sospetto segnalato e sottoposto a intercettazioni telefoniche.

    “Non permetterò che si parli del benché minimo errore, né di mancanza di discernimento. È sempre un fallimento quando due pubblici ufficiali vengono assassinati così”.

    Per il premier gli attacchi dei cosiddetti ‘lupi solitari’ come Larossi Aballa sono difficili se non impossibili da prevedere: “Dobbiamo stringere la rete e dare alla polizia e ai servizi di intelligence tutti i mezzi e risorse di cui hanno bisogno, ma subiremo inevitabilmente altri attacchi”.

    “Facciamo fronte a una minaccia globale e abbiamo un nemico interno, come questi individui autoradicalizzati che possono agire con pochissimi mezzi”, ha aggiunto Valls sottolineando che anzi il rischio è aumentato “ora che l’Isis è in ritirata in Siria e Iraq e per questo concentrerà gli attacchi nei nostri paesi con lo scopo di alimentare la paura e le divisioni”. 

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