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    Annega la figlia di 3 anni e dà fuoco al corpo: “Mi hanno detto di farlo gli angeli”

    Carly Ann Harris. Credit: Wales News Service

    La donna, 38 anni, è affetta da schizofrenia. I giudici hanno deciso per lei un ricovero in un ospedale psichiatrico

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 18 Dic. 2018 alle 11:39 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:21

    Prima l’ha annegata e poi ha dato fuoco al piccolo corpicino di tre anni senza vita. È successo nel Regno Unito lo scorso 8 giugno, dove una madre di 38 anni, Carly Ann Harris, ha ucciso brutalmente la figlia, spiegando davanti ai giudici di averlo fatto perché convinta di essere un angelo. “Ci vediamo in paradiso”, avrebbe detto la donna alla piccola prima di porre fine per sempre alla sua esistenza.

    Si dice non colpevole di omicidio, Carly Ann Harris, perché consapevole di aver fatto “la cosa giusta”. In un colloquio con gli psichiatri, la donna ha rivelato di sentirsi un angelo caduto e per questo di aver agito per il bene della sua bambina. I giudici hanno riconosciuto che la donna non è in grado di intendere e di volere e così hanno deciso per lei il ricovero in un ospedale psichiatrico.

    Il piccolo corpo senza vita della bimba è stato trovato dal fratello adolescente. Il cadavere era avvolto in un lenzuolo, quando il ragazzo è entrato in casa e l’ha trovato. Subito sul luogo sono accorsi i vicini di casa, allarmati dalle urla strazianti del giovane. Una volta in casa, i vicini hanno trovato la donna probabilmente sotto shock, come in uno stato di assenza, che ripeteva: “Dio sarà con lei, gli angeli l’hanno accolta”.

    La madre 38enne si è rivolta poi ai poliziotti arrivati sul luogo del delitto e ha confessato l’omicidio: “Arrestatemi pure. È tutto ok. Gli angeli mi hanno detto di farlo”. Sulla sentenza emessa dai giudici si legge che la donna è affetta da una forma di schizofrenia e per questa ragione non può essere giudicata colpevole dell’omicidio della sua bambina.

    La madre della donna, in lacrime, ha ripetuto che la figlia “non è un mostro” e ha aggiunto che la famiglia è devastata dalla tragedia. “Spero che questa tragedia metta in luce come le persone con gravi problemi di salute mentale abbiano bisogno di più aiuto e di sostegno”, ha aggiunto la donna.

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