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    Macron nega di aver offerto asilo politico al primo ministro libanese

    Credit: Afp

    Il 16 novembre è previsto un incontro tra il ministro degli Esteri francese Le Drian e Saad Hariri a Riad. Dal giorno delle sue dimissioni il primo ministro libanese non è più rientrato a Beirut

    Di Giuseppe Loris Ienco
    Pubblicato il 16 Nov. 2017 alle 10:19 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:25

    Parlando dalla conferenza sul clima di Bonn, il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto sapere che l’invito al primo ministro libanese Saad Hariri e alla sua famiglia di recarsi a Parigi nei prossimi giorni non corrisponde a un’offerta d’asilo al leader del movimento politico sunnita Futuro che lo scorso 4 novembre, nel corso di un viaggio istituzionale in Arabia Saudita, ha annunciato le sue dimissioni dalla guida del paese mediorientale.

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    “Mi auguro che il Libano torni presto a una situazione di stabilità e che le decisioni politiche rientrino nel contesto istituzionale. Abbiamo bisogno di un Libano forte e di leader in grado di parlare e prendere decisioni liberamente”, ha detto Macron.

    In base alle informazioni diffuse dalla BBC, l’invito del presidente francese è arrivato dopo una conversazione telefonica con lo stesso Hariri e l’erede al trono dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman.

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    Hariri non rientra a Beirut dal giorno delle sue dimissioni, motivate dai timori di un possibile complotto omicida nei suoi confronti e dai sospetti di interferenze dell’Iran negli affari interni del paese. Secondo il presidente del Libano, Michel Aoun, l’Arabia Saudita ha sottoposto a fermo il primo ministro, in un atto definito come “un’aggressione” contro il paese.

    L’ipotesi di arresto, avanzata nelle scorse settimane anche dal movimento sciita libanese Hezbollah, è stata smentita da alcuni leader europei, tra i quali il presidente francese Emmanuel Macron, e dallo stesso Hariri, che in un messaggio pubblicato su Twitter il 14 novembre ha detto di stare bene e di avere intenzione di rientrare presto a Beirut.

    Il 9 novembre Macron si è recato a Riad per discutere riguardo l’aumento delle tensioni tra Arabia Saudita e Iran e della situazione in Yemen e Libano. All’indomani della visita, il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, che nel corso della giornata del 16 novembre incontrerà a Riad Saad Hariri, ha detto di ritenere che il primo ministro dimissionario non si trovi ai domiciliari in Arabia Saudita e che non siano state poste particolari restrizioni ai suoi movimenti.

    La Francia ha relazioni molto strette con il Libano, sotto il controllo di Parigi nel periodo tra i due conflitti mondiali, e Saad Hariri, che per diversi anni è vissuto nel paese. Suo padre Rafik Hariri, l’ex primo ministro libanese ucciso nel 2005, era amico personale dell’ex presidente francese Jacques Chirac.

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