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    Brexit – I risultati in diretta

    Il 23 giugno i cittadini britannici hanno votato per decidere se rimanere o meno nell'Unione europea

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Giu. 2016 alle 23:34 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:14

    Giovedì 23 giugno i 40 milioni di cittadini del Regno Unito con diritto di voto sono stati chiamati a scegliere se uscire o rimanere all’interno dell’Unione europea. È iniziato il conto alla rovescia per sapere il risultato su questo referendum storico.

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    A sostegno del Remain – la volontà di rimanere nell’Unione europea – si sono schierati i Laburisti, i Liberal-Democratici e numerosi esponenti dei Conservatori – partito che ha lasciato libertà di scelta -, a partire dal primo ministro David Cameron. Per lasciare l’Unione, invece, si sono schierati il partito euroscettico UK Independence e l’ex sindaco di Londra, il conservatore Boris Johnson.

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    La diretta:

    – Il premier David Cameron ha annuciato le dimissioni. Non sarà lui a guidare il Regno Unito verso l’uscita dall’Ue

    – Il 48,1 per cento dei britannici si è espresso per il remain, contro il 51,9 dei favorevoli alla Brexit

    – La BBC ha annunciato che il Leave ha vinto. I cittadini britannici hanno deciso, con una percentuale tra il 51 e il 52 dei voti validi, di lasciare l’Unione europea+++

    – Il crollo della borsa di Tokyo continua, arrivando a perdere quasi 8 punti percentuali.

    – Le borse che hanno già aperto danno un chiaro segnale: Tokyo perde circa il 3,5%, così come Hong Kong, mentre Shangai scende circa dell’1,5%. Queste le prime reazioni delle borse a quella che si prospetta una vittoria del Leave.

    – Secondo la BBC, prendendo in esame 40 collegi chiave, il Leave vincerebbe con il 52% dei voti.

    – La sterlina continua a crollare, raggiungendo i minimi storici dal 1985.

    – La sterlina raggiunge il suo minimo storico da sei anni.

    – Nigel Farage: “E’ il nostro giorno dell’indipendenza, un giorno storico”. Si avvicina la vittoria del Leave.

    – Nigel Farage ha twittato: “Ora oso sognare”.

    – Il Leave gode in questo momento di un vantaggio di circa 500mila voti.

    – Sheffield: 51% leave. Continua l’incredibile testa a testa.

    – Il leave ha allungato: ora ha un vantaggio di quasi 150mila voti.

    – L’Isola di Wight, nota un tempo per la sua comunità hippie, vota Leave al 61%.

    – A Oxford nella netta vittoria del Remain, con circa il 70% dei voti.

    – Il Leave in questo momento conduce di oltre 100mila voti, ed è dato come favorito. Le borse iniziano a dare segnali in questo senso.

    – Nella City of London il Remain vince con il 75%.

    – Middlesbourgh: il leave vince con il 65,5%. Nel 2015 il Labour in questo collegio aveva vinco con il 56,8%.

    – Hartlepool, nordest dell’Inghilterra: il leave stravince con quasi il 70% dei voti.

    – Attualmente il Leave è avanti di appena 3mila voti.

    – In Irlanda del Nord grande differenza tra le aree a tradizione unionista e quelle a maggioranza cattolica: nelle prime vince il Leave, nelle seconde il Remain.

    – Dai dati che arrivano, emerge che in Inghilterra sta vincendo il Leave, mentre in Scozia e Irlanda del Nord il Remain. Ancora nessun dato dal Galles, né da Londra, che avrà un ruolo molto pesante.

    – Dopo quasi 600mila voti scrutinati, i Leave stanno conducendo con quasi 20mila voti di vantaggio.

    – Foyle, distretto dell’Irlanda del Nord, registra una netta vittoria del remain, con oltre il 78% dei voti.

    – Dopo l’euforia dei mercati della giornata di oggi, la sterlina ha registrato un calo nel rapporto con il dollaro.

    – Dati ufficiali da Sunderland, città di tradizione operaia e roccaforte dei Laburisti nel nord dell’Inghilterra: qui il leave è in testa con il 61,3% dei voti.

    – Alle isole Orcadi, in Scozia, il remain vince con il 63,2% dei voti. Si tratta di una storica roccaforte dei Liberaldemocratici.

    – Primi dati ufficiali a Newcastle, nel nord dell’Inghilterra: remain vince al filo di lana con il 50,7% dei voti.

    – Nigel Farage, leader dello UK Independence Party e sostenitore del Leave, ha dichiarato che oggi qualsiasi sia il risultato ha vinto la politica, e che anche se dovesse aver perso la battaglia il Regno Unito vincerà prima o poi la guerra contro l’establishment.

    Da Gibilterra arrivano i primi dati ufficiali. Nel territorio britannico nella penisola iberica il remain ha stravinto con il 96 per cento dei voti. Il dato, molto largo, non desta stupore, dal momento che qui era dato per strafavorito.

    – Come mai la procedura del conteggio delle schede è così lunga? Dopo che in ogni seggio saranno contati i voti, le schede vengono inviate in un seggio centrale di ogni area geografica, dove vengono nuovamente conteggiate per vedere se coincidono con il dato indicato. A quel punto, possono essere proclamati i risultati di ciascuna area geografica.

    I primi exit poll indicano il remain in vantaggio. Tuttavia è bene attendere il dato reale dal momento che per un referendum di questo tipo, in cui entrambe le risposte al quesito godranno di un sostegno molto trasversale, è difficile creare un campione in grado di avere un basso margine di errore. 

    – In un’intervista rilasciata all’emittente SkyNews, il leader dello UK Independence Party, Nigel Farage, ha dichiarato di aspettarsi di non vincere questo referendum. Farage è uno dei principali esponenti della campagna perché il Regno Unito lasci l’Unione europea.

    Opinion Poll Ipsos-Mori

    Remain 54%

    Leave 46%

    Opinion Poll YouGov

    Remain 52%

    Leave 48%

    – Un primo opinion poll realizzato da YouGov su un campione di 5mila persone dà in testa il remain con il 52 per cento delle preferenze. Secondo un altro opinion poll condotto da Ipsos-Mori il remain condurrebbe con il 54 per cento dei consensi.

    – Chiudono i seggi alle 23 ora italiana in tutto il Regno Unito. L’affluenza è stata dell’83,4 per cento degli aventi diritto.


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