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    Listeria, 4 morti per un focolaio in Europa: si indaga su un lotto di salmone confezionato in Polonia

    Salmone affumicato. Credit: CHASSENET / BSIP

    Dal 2015 al 2018 registrati 12 casi di infezione. Probabilmente la contaminazione è stata provocata da un lotto di salmone affumicato

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 30 Ott. 2018 alle 08:12 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:31

    Alcuni prodotti a base di salmone, come il salmone affumicato a freddo e quello marinato, sono la probabile fonte di un focolaio di Listeria monocytogenes che ha interessato Danimarca, Germania e Francia, provocando la morte di 4 persone.

    Lo ha reso noto l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), che insieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha individuato un focolaio che dal 2015 al 2018 ha fatto registrare 12 casi di infezione.

    Per le autorità danesi, la contaminazione è stata provocata da un lotto di salmone affumicato prodotto in Polonia dall’azienda BK Salmon.

    Secondo l’Ecdc con ogni  probabilità esiste una contaminazione ambientale nell’impianto polacco dove viene prodotto questo tipo di salmone, ma si indaga anche sui produttori norvegesi.

    “Nel salmone affumicato spesso si registra la presenza di listeria a causa dell’affumicatura che sempre più spesso viene eseguita a freddo e non a caldo”, spiega il Messaggero. “Nel secondo caso, infatti, grazie alle elevate temperature, il batterio muore e non ci sono rischi per la salute dei consumatori”.

    L’ultimo caso di listeria registrato in Germania, scoperto di recente, suggerisce che la fonte della contaminazione possa essere ancora attiva e che i prodotti a rischio siano stati distribuiti ad altri paesi dell’Unione europea.

    La listeria è un batterio che può essere contenuto in molti alimenti. “In genere si parla di formaggi freschi, come il mascarpone o il camembert“, ha spiegato a TPI.it Emanuele Nicastri, esperto di malattie infettive dello Spallanzani di Roma.

    A volte il batterio può dar luogo ad infezioni alimentari, altre volte ad infezioni neurologiche anche gravi.

    “È la corretta gestione dell’alimento che dà la certezza che non ci sia listeria”, ha detto Nicastri. “Qualche mese fa in Sudafrica c’è stata l’epidemia più grande al mondo di listeria, legata a dei prodotti industriali prodotti senza le dovute attenzioni. Ci sono state diverse centinaia di casi e centinaia di morti”.

    I soggetti che corrono un rischio maggiore di contrarre la listeriosi sono donne in gravidanza, anziani e soggetti immunodepressi.

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