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    Il futuro delle linee aeree low cost dopo la Brexit

    Quali saranno le conseguenze per il mercato dei voli a basso costo ora che il Regno Unito è fuori dall'Europa? Le compagnie più note non sono ottimiste

    Di TPI
    Pubblicato il 25 Giu. 2016 alle 13:25 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:13

    Secondo le principali compagnie aeree low cost d’Europa, EasyJet
    e Ryanair, il loro successo e la possibilità di offrire voli a prezzi molto più
    bassi rispetto al passato è stato in gran parte dovuto all’Unione Europea, che circa
    vent’anni fa diede vita a un’area di volo unica per tutto il territorio UE.

    Ora che la Brexit ha segnato l’uscita del Regno Unito dall’Unione,
    però, le compagnie in questione (di base in Irlanda e a Londra) potrebbe dover
    sottostare alla rinegoziazione degli accordi che hanno fatto la loro fortuna, con
    possibili aumenti delle tariffe in vista per bilanciare le nuove spese.

    Il fondatore di EasyJet Sir Stelios Haji-Ioannou aveva già
    in passato avvertito che la Brexit avrebbe potuto portare conseguenze negative:
    “È
    molto probabile che un ambiente più restrittivo nel campo dell’aviazione significherebbe
    un minor numero di voli dal Regno Unito verso l’Europa, e quindi meno
    concorrenza tra le compagnie aeree. Il che a sua volta significherebbe tariffe
    aeree più alte”.

    Dopo i risultati del 23 giugno, però, il Chief Executive di
    EasyJet Carolyn McCall ha dichiarato che rimane fiduciosa nel fatto che l’UE
    non comprometta la capacità della compagnia di continuare a crescere nel suo
    business.

    Anche l’amministratore delegato di RyanAir Michael O’Leary
    ha fatto sapere, durante una conferenza stampa precedente al voto in cui
    invitava a scegliere il “Remain”, che “Se vince il ‘Leave’, queste saranno
    le ultime tariffe scontate di cui il Regno Unito potrà godere per molto tempo”.

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