Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Liberato il padre del bambino trasportato in valigia in Spagna

    I pubblici ministeri spagnoli avevano inizialmente chiesto una condanna a tre anni di carcere per Ali Ouattara, con l'accusa di aver facilitato l'ingresso illegale del bambino in Europa

    Di Gianluigi Spinaci
    Pubblicato il 21 Feb. 2018 alle 14:04 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:42

    Un uomo di nazionalità ivoriana aveva trasportato nel maggio 2015 il figlio di otto anni in una valigia per portarlo clandestinamente dal Marocco alla Spagna.

    Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

    I pubblici ministeri spagnoli avevano inizialmente chiesto una condanna a tre anni di carcere per Ali Ouattara, con l’accusa di aver facilitato l’ingresso illegale del bambino in Europa.

    I magistrati, però, hanno dovuto cambiare la richiesta di pena nei confronti di Ouattara, non essendo riusciti a dimostrare che l’uomo sapesse che suo figlio era stato stipato nel trolley.

    Il piccolo di nome Adou, che ora ha 10 anni, ha riferito al giudice che “né io né mio padre sapevamo che mi avrebbero messo in una valigia”.

    Nel corso della sua testimonianza, Adou ha raccontato che il padre gli aveva sempre detto che il viaggio dal Marocco all’enclave spagnola di Ceuta sarebbe stato fatto in macchina.

    L’enclave spagnola di Ceuta, nel territorio del Marocco

    Il bambino ha aggiunto di aver trovato difficoltà a respirare mentre si trovava chiuso nella valigia.

    I fatti risalgono a maggio del 2015, quando gli agenti spagnoli che presidiano il confine tra il Marocco e Ceuta fermarono per un controllo una donna che stava trascinando un pesante bagaglio.

    I poliziotti di frontiera scannerizzarono la valigia, scoprendo che al suo interno c’era un bambino accucciato in posizione fetale.

    Ouattara, che ha trascorso un mese in prigione, dopo il processo è stato condannato a pagare una multa di 92 euro.

    Adou, che ora vive con sua madre in un sobborgo di Parigi, si è recato a Ceuta per testimoniare.

    “È tutto finito e possiamo iniziare a riprendere le vite, insieme: mia moglie, mia figlia, mio ​​figlio e io”, ha detto Ouattara dopo la pronuncia della sentenza.

    L’uomo ha poi dichiarato che la famiglia avrebbe iniziato una nuova vita nel nord della Spagna.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version