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    Le Donne del Muro

    Un gruppo femminista ha ottenuto il diritto a poter pregare presso il Muro del Pianto con le stesse modalità riservate agli uomini

    Di Michele Teodori
    Pubblicato il 11 Giu. 2013 alle 11:16 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:28

    La celebrazione del primo giorno del mese ebraico di Tamuz a Gerusalemme ha segnato un momento storico per la  battaglia delle ‘Donne del Muro‘, un gruppo femminista che per più di due decenni ha portato avanti una campagna per il diritto a pregare a parità di condizioni con gli uomini. 

    Da quando Israele ha preso il controllo del Muro Occidentale, nel 1967, uno dei luoghi più sacri per gli ebrei è stato gestito in stretta conformità al costume ultra-ortodosso, con donne e uomini da sempre obbligati a pregare separatamente. Nella pratica ebraica ortodossa solo gli uomini sono stati autorizzati a cantare dalla Torah, indossando i tipici scialli di preghiera e le cinghie di pelle nera.

    A partire dal 1988 l’associazione femminista ha tenuto incontri di preghiera mensili presso il Muro del Pianto. Gli attivisti sostengono che la legge ebraica non proibisce alle donne di pregare come gli uomini. Il sostegno per la loro causa è inoltre cresciuto vertiginosamente all’inizio di quest’anno, quando 10 membri sono stati arrestati per aver indossato illegalmente gli scialli di preghiera riservati a soli uomini.

    Tuttavia nel mese di aprile la Corte Suprema di Israele ha stabilito che le ‘Donne del Muro’ dovrebbero poter pregare liberamente, una decisione che ha indignato comunità religiosa conservatrice.

    Più di 300 donne hanno partecipato preghiere di domenica scorsa, che ha avuto luogo in una zona recintata vicino al muro. Il gruppo ha detto che è “un passo avanti verso l’uguaglianza.” Le donne sono state scortate dalle forze dell’ordine, in quanto gli ultra-ortodossi avevano organizzato una manifestazione di protesta. Il portavoce della polizia Micky Rosenfeld ha detto che alcuni uomini ultra-ortodossi hanno gridato insulti, ma non c’è stato nessun arresto.

     

     

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