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    La Nigeria si ritira dal Mali

    Le forze nigeriane impiegate in Mali saranno ritirate da una missione di peacekeeping delle Nazioni Unite

    Di Laura Lisanti
    Pubblicato il 19 Lug. 2013 alle 15:53 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:00

    La Nigeria pianifica il ritiro delle forze impiegate nella missione di peacekeeping delle Nazioni Unite in Mali. I contingenti sono richiesti in patria per mantenere la sicurezza interna del Paese, in pericolo a causa degli attacchi di militanti islamici. Lo ha annunciato oggi il Presidente della Costa D’Avorio a capo della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS), Alassane Ouattara, il quale appoggia il piano nigeriano.

    Le unità dispiegate nell’operazione di pace sono circa 1200 e non è ancora chiaro quante di queste dovranno lasciare il territorio del Mali per il rientro.

    Il ritiro delle truppe avviene in un momento delicato, poiché coincide con le prossime elezioni presidenziali in Mali, attese alla fine di luglio come momento di ripristino della democrazia dopo il colpo di stato e l’occupazione del nord del Paese da parte di ribelli legati ad Al Qaeda, l’anno scorso.

    Il governo nigeriano si trova a dover fronteggiare il gruppo islamista Boko Haram, che ha iniziato un movimento di insurrezione nel 2009 con l’intento di creare uno stato islamico nella parte nord della Nigeria, dove la maggioranza della popolazione è di religione musulmana. Le rivolte hanno provocato fino ad oggi la morte di 2000 persone. E’ stato inoltre dichiarato lo stato d’emergenza per gli stati di Adamawa, Borno e Yobe nel nord del Paese, dove sono stati inviati più di 2000 soldati per impedire le azioni militari dei ribelli.

    La missione delle Nazioni Unite per il Mali, nota con l’acronimo francese Minusma, doveva facilitare il rimpiazzo delle forze francesi, intervenute drammaticamente in gennaio per fermare l’avanzata dei gruppi affiliati di Al Qaeda nel sud del Paese. La missione sta lavorando con l’esercito maliano per instaurare un regime di sicurezza durante le elezioni.

    L’esercito maliano resta debole, risultato di anni di corruzione e di abbandono. Le truppe dell’Unione Europea lo stanno addestrando, ma il programma non terminerà prima di marzo 2014.

    Secondo l’agenzia Reuters, i soldati nigeriani saranno ritirati anche dalla missione delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana nella regione del Darfur in Sudan.

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