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    La capitale mondiale delle bici

    Nella città olandese di Groninga il numero di biciclette è tre volte quello delle macchine

    Di Caterina Michelotti
    Pubblicato il 20 Nov. 2014 alle 11:33 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:29

    Nella città olandese di Groninga il numero di biciclette è tre volte quello delle macchine (300mila contro 75mila) e più della metà dei residenti, che sono circa 190mila, si muove su due ruote.

    La percentuale è ancora più alta se si considerano soltanto le persone che abitano in centro.

    Grazie alle piste ciclabili e alle numerose zone pedonali, le due ruote sono diventate il mezzo più rapido e più semplice per raggiungere scuole e posti di lavoro.

    La rivincita della bicicletta sull’auto è iniziata alla fine degli anni Settanta. L’amministrazione, all’epoca, aveva avviato alcune politiche per ridurre al minimo il traffico e rendere il centro un luogo più sicuro per pedoni e ciclisti. La città è stata quindi divisa in quattro zone all’interno delle quali le macchine non possono tuttora viaggiare.

    Quarant’anni dopo quell’intervento, in città sono proliferati parcheggi per bici e piste ciclabili. Groninga mette anche a disposizione dei ciclisti zone di sosta gratuita e un servizio di bike sharing.

    Un video, dal titolo Groningen: the world’s cycling city, pubblicato da Street Films, svela com’è vivere nella città delle due ruote. Per le strade si vedono studenti (l’Università di Groninga è considerata una tra le migliori dei Paesi Bassi e accoglie 27mila studenti), genitori con figli nel sellino, padroni che portano a spasso i cani tenendo una mano sul manubrio e l’altra stretta al guinzaglio, anziani che trasportano la spesa nel portapacchi.

    I cittadini spiegano che la macchina è sempre più difficile da usare. Per andare da un posto all’altro della città ci possono volere 30 minuti al volante, perché bisogna fare un lungo giro intorno al centro della città per evitare le zone a traffico limitato. In bicicletta, invece, ne bastano dieci.

    Quando il governo ha dichiarato guerra al traffico, si pensava che la città si sarebbe spenta, penalizzata dalla difficoltà del trasporto merci e del via vai di turisti. Invece, i cittadini si non hanno avuto nessun problema. “Ci siamo adattati, se serve possiamo anche trasportare un frigorifero”, scherza uno degli intervistati.

    Groningen: The World’s Cycling City from STREETFILMS on Vimeo.

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