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    Aggrappata alla finestra le chiede aiuto, ma lei anziché aiutarla la filma | Video

    È successo in Kuwait. La donna ha ripreso con il suo cellulare la scena e l'ha poi condivisa sui social. È stata condannata a 1 anno e 8 mesi di carcere

    Di Massimo Ferraro
    Pubblicato il 3 Ott. 2018 alle 14:19 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:20

    In Kuwait una donna è stata condannata a 1 anno e 8 mesi di carcere per aver filmato la sua domestica mentre cadeva dal settimo piano della sua abitazione invece di darle una mano.

    Il video, le cui immagini sono molto forti, mostra la ragazza di origini etiopi urlare e piangere, mentre è appesa con una sola mano alla finestra e chiede aiuto.

    Poco dopo perde la presa, scivolando e schiantandosi su una tenda metallica 7 piani più in basso.

    ATTENZIONE: IMMAGINI FORTI

    Incredibilmente è sopravvissuta alla caduta e si è allontanata solamente con un braccio rotto e qualche altra ferita più lieve.

    La ragazza, che lavorava come cameriera presso quell’appartamento, è stata sorpresa dalla proprietaria di casa mentre stava cercando di scappare.

    Mentre la donna filmava col cellulare il tentativo di fuga, la ragazza etiope la implorava aiuto, urlando “Tienimi, tienimi”.

    Nel video, postato poi su social network, si sente la donna che dice “Sei pazza, torna indietro”. Il video è diventato virale ed è così che l’autorità ne sono entrate in possesso.

    La vicenda risale a marzo 2017, quando la donna è stata accusata per aver “filmato un soggetto e averne pubblicato il video senza il suo consenso”.

    La ragazza sopravvissuta all’incidente aveva dichiarato alla stampa locale che la dona per cui lavorava sta cercando di ucciderla, per questo era dovuta scappare dalla finestra.

    La donna ha negato le accuse, spiegando invece che aveva iniziato a riprendere perché non voleva essere accusata di omicidio se la ragazza fosse morta nella caduta, e il video poteva dimostrare che lei non avesse toccato la cameriera.

    In Kuwait ci sono circa 600 mila persone che lavorano come domestici, la maggior parte migranti che spesso non vedono rispettati i propri diritti. Anche Human Rights Watch è intervenuta per tutelare la loro condizione.

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