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    Il Kenya non può chiudere il campo rifugiati più grande al mondo

    La decisione è stata presa dal giudice dell'Alta Corte keniana, ma il governo annuncia che farà ricorso. Dadaab ospita circa 260mila profughi somali

    Di TPI
    Pubblicato il 9 Feb. 2017 alle 13:20 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:49

    L’Alta corte del Kenya ha stabilito che Nairobi non può chiudere Dadaab, il campo profughi più grande del mondo, e costringere 260mila somali a rimpatriare. Il governo keniano ha reso noto che farà appello contro la decisione. 

    Secondo il giudice John Mativo, chiamato a esprimersi sulla questione, il ministro della Sicurezza interna ha abusato del suo potere nell’ordinare la chiusura del campo. Sia Amnesty International che la Commissione nazionale keniana per i diritti umani si erano opposte al provvedimento del governo, che sarebbe dovuto essere implementato entro maggio 2017. 

    Mativo ha definito l’ordine discriminatorio, sottolineando che viola tanto la costituzione keniana quanto i trattati internazionali che proteggono i rifugiati. Inoltre, il giudice ha stabilito che il governo guidato dal presidente Uhuru Kenyatta non ha provato in modo convincente che i profughi somali possono tornare in patria in sicurezza. 

    Alcuni funzionari keniani sostengono che il campo di Dadaab vicino al confine con la Somalia viene utilizzato dal gruppo terroristico al-Shabab per reclutare nuovi membri e come base per sferrare attacchi in Kenya. Tuttavia, i funzionari non hanno fornito prove al riguardo.

    Dadaab è stato aperto nel 1991 per ospitare i profughi in fuga dal conflitto nella vicina Somalia. Alcuni di loro vivono nel campo da vent’anni.

    — LEGGI ANCHE: La Somalia accusa il Kenya di voler scaricare i rifugiati oltre confine

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