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    La storia dei Kennedy: la famiglia, JfK, Bob e la maledizione

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 21 Ott. 2020 alle 17:52

    La storia dei Kennedy: la famiglia, JfK, Bob e la maledizione

    Questa sera, 21 ottobre 2020, su Rai 1 va in onda Ulisse – Il piacere della scoperta, programma di Alberto Angela che ripercorrerà la storia della famiglia Kennedy soffermandosi, ovviamente, di più sulla figura dell’ex presidente degli Stati Uniti, JfK, ucciso a Dallas il 22 novembre del 1963. Una famiglia di emigranti, partita povera dall’Irlanda e arrivata alla Casa Bianca. In mezzo tante difficoltà, colpi di fortuna, ma soprattutto la volontà di ferro del capostipite, il padre di John e Bob, che sognava il potere e la fama per i figli. Quel sogno diventa realtà quando John conquista la Casa Bianca nel 1960. Ma vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere sui Kennedy: dall’arrivo in America alla maledizione.

    La famiglia

    I Kennedy sono un’importante famiglia statunitense, di origine irlandese, provenienti da New Ross, nella contea di Wexford. Il capostipite della famiglia fu Patrick J. Kennedy (1858–1929) il quale sposò Mary Augusta Hickey. Patrick Kennedy fu un politico del Partito Democratico. Nel 1914, il loro figlio primogenito, Joseph P. Kennedy Sr. (1888–1969), sposò Rose Fitzgerald (1890–1995), figlia del sindaco di Boston, John Francis Fitzgerald. Joe Sr. fu ambasciatore degli Stati Uniti in Regno Unito per un breve periodo a cavallo dello scoppio della seconda guerra mondiale, fra il 1938 e il 1940. Rose e Joe Sr. ebbero nove figli: Joseph P. Jr. (1915–1944), John (1917–1963), Rosemary (1918–2005), Kathleen Agnes (1920–1948), Eunice Mary (1921–2009), Patricia (1924–2006), Bob (Robert Francis, 1925–1968), Jean Ann (1928-2020) e Ted (Edward Moore Kennedy, 1932–2009).

    John Fitzgerald Kennedy

    John Fitzgerald Kennedy, comunemente chiamato John Kennedy o solo JFK, nacque a Brookline il 29 maggio del 1917 e morì in un attentato a Dallas il 22 novembre del 1963. È stato il 35esimo presidente degli Stati Uniti d’America. Nato in una famiglia cattolica di origine irlandese, si laureò all’università di Harvard nel 1937; allo scoppio della seconda guerra mondiale si arruolò e combatté valorosamente. Finito il conflitto aderì al Partito democratico, candidandosi nel 1946 alla Camera dei rappresentanti, nella quale ottenne un seggio, e nel 1952 al Senato, ottenendo anche qui un seggio. Nel 1960 assunse la leadership del partito e si candidò alla presidenza degli Stati Uniti, con Lyndon Johnson candidato alla vicepresidenza. Il 3 novembre dello stesso anno, giorno delle elezioni, sconfisse il vicepresidente uscente Richard Nixon e s’insediò alla Casa Bianca il 20 gennaio dell’anno successivo. La sua presidenza, nel pieno della guerra fredda, è stata caratterizzata da vari eventi: lo sbarco alla Baia dei Porci, la crisi dei missili di Cuba, la lotta per i diritti degli afroamericani (a Kennedy si deve il Civil Rights Act, approvato poi dopo la sua morte) e la corsa allo spazio.

    L’attentato a Dallas

    Il breve ma intenso mandato di Kennedy (JfK) terminò il 22 novembre 1963, quando un ex marine, Lee Harvey Oswald, di acclarate simpatie marxiste, alle ore 12,30 lo ferì mortalmente a colpi di fucile nella città di Dallas, in Texas, dove Kennedy era in visita ufficiale. Lee Harvey Oswald venne arrestato dalla Polizia di Dallas alle ore 13,50 in un cinema poco distante da Dealey Plaza, quindi alle 19 venne accusato di aver ucciso un poliziotto di Dallas e alle 23,30 di aver assassinato il presidente nel quadro di una “cospirazione conservatrice”. Oswald venne a sua volta ucciso due giorni dopo, il 24 novembre, prima di venire portato in tribunale, dunque senza che ci fosse stato il tempo d’intentare a suo carico alcun processo, all’interno del seminterrato della stazione di polizia di Dallas da Jack Ruby, il proprietario di un night club di Dallas noto alle autorità per i suoi legami con la mafia. Ruby giustificò il suo gesto sostenendo di essere un grande patriota e di essere rimasto turbato dalla morte di Kennedy. Kennedy venne sepolto presso il John Fitzgerald Kennedy Gravesite, nel cimitero nazionale di Arlington, in Virginia.

    Robert (Bob)

    Robert Francis Kennedy, chiamato Bob (o, affettuosamente, Bobby) e noto come RFK (Brookline, 20 novembre 1925 – Los Angeles, 6 giugno 1968), è stato un politico statunitense, figlio di Joseph P. Kennedy e Rose Fitzgerald, fratello di John. Già a capo del Dipartimento di Giustizia, come procuratore generale, durante la presidenza del fratello John, si candidò alle elezioni presidenziali del 1968, partecipando alle elezioni primarie del Partito Democratico. Morì in seguito a un attentato all’indomani della sua vittoria nelle elezioni primarie di California e Dakota del Sud.

    La maledizione dei Kennedy

    La maledizione dei Kennedy è il modo con cui viene chiamata l’incredibile serie di disavventure e tragedie che hanno coinvolto la famiglia Kennedy, una delle più importanti famiglie degli Stati Uniti. Il capostipite fu Joseph P. Kennedy, diplomatico e imprenditore, che insieme alla moglie Rose Fitzgerald ebbe nove figli. Molti dei componenti della famiglia sono morti giovani in circostanze per lo più violente. Di seguito una rassegna dei principali avvenimenti. John Fitzgerald Kennedy, noto anche come Jfk, fu il 35esimo presidente degli Stati Uniti e morì il 22 novembre 1963, assassinato durante una visita a Dallas, in Texas. Lee Harvey Oswald, l’uomo accusato di avergli sparato, fu a sua volta ucciso, due giorni dopo, prima che potesse essere processato. Sull’omicidio di Jfk ci sono ancora molti punti oscuri: nel corso degli anni si è parlato del coinvolgimento, tra gli altri, della Cia e della mafia italo-americana. Robert Francis Kennedy, più noto come Bob Kennedy, fu ucciso il 6 giugno 1968 a Los Angeles, in California, poche ore dopo aver vinto le primarie democratiche per la presidenza degli Stati Uniti. A sparargli fu Sirhan B. Sirhan, un immigrato di origine giordana, ma alcuni ritengono che l’assassinio fu commissionato dal potente sindacalista Jimmy Hoffa.

    Joseph Patrick, il fratello maggiore, morì nel 1944 a Suffolk, in Inghilterra, durante una missione aerea nella Seconda Guerra Mondiale: aveva 29 anni. Il suo aereo trasportava 10 tonnellate di Torpex, una miscela che esplose per errore durante il volo. Il corpo di John Patrick fu disintegrato. Kathleen Kennedy, sorella di John e Bob, morì in un incidente aereo nel sud della Francia nel 1948: aveva 28 anni ma era già vedova. Suo marito William Cavendish,  marchese britannico, era stato ucciso quattro anni prima in Belgio durante un combattimento della Seconda Guerra Mondiale. I due erano sposati da pochi mesi. Rosemary, sorella di John e Bob, nacque dopo un difficile travaglio per colpa di una infermiera che, in attesa del medico, le impedì di uscire tenendola nel canale uterino per due ore in debito di ossigeno. Crescendo, la ragazza non riuscì a sviluppare capacità intellettive complesse. A 23 anni suo padre, che non sopportava i suoi sbalzi d’umore, la fece sottoporre a lobotomia, intervento che la ridusse in stato semi-vegetativo per il resto della sua vita. Rosemary è morta nel 2005 a 87 anni. Ted Kennedy, fratello di John e Bob ed ex senatore dei democratici, nel 1964 fu coinvolto in un grave incidente aereo su un volo privato. Il velivolo precipitò nella zona di Southampton, in Massachusettes. Il pilota e un assistente di Kennedy morirono: Ted trascorse mesi ricoverato in ospedale. Cinque anni più tardi Ted uscì di strada mentre era alla guida della sua auto dopo una festa sull’isola di Chappaquiddick: l’auto finì in mare e la ragazza che era con lui, Mary Jo Kopechne, morì annegata.

    Una maledizione, quella dei Kennedy, che ha colpito anche i nipoti del capostipite: Edward Moore, figlio di Ted Kennedy, ha subito l’amputazione di una gamba per un tumore all’età di 12 anni; David, quarto degli undici figli di Bob Kennedy, morì a 29 anni a causa di una overdose di droga; Michael, il sesto figlio di Bob, morì nel 1997 in un incidente sugli sci ad Aspen, in Colorado all’età di 39 anni; John Fitzgerald Junior, noto anche come Jfk Junior, figlio minore di John F. Kennedy, morì nel 1999 in un incidente aereo al largo delle coste di Martha’s Vineyard, nel Massachusettes; Saoirse Roisin Hill, nipote di Bob Kennedy, è morta a 22 anni nel 2019 a causa di una sospetta overdose di droga [qui la notizia su TPI].

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