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    Justin Trudeau intende assegnare la cittadinanza onoraria canadese a Malala Yousafzai

    L'attivista pakistana e premio Nobel per la Pace visiterà il Canada il 12 aprile prossimo. Per l'occasione riceverà questo riconoscimento

    Di TPI
    Pubblicato il 9 Apr. 2017 alle 10:28 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:00

    Malala Yousafzai, l’attivista pakistana per il diritto all’istruzione femminile e premio Nobel per la Pace, sarà cittadina onoraria del Canada. A deciderlo il primo ministro Justin Trudeau, che lo ha annunciato in un comunicato stampa il 3 aprile scorso. Il conferimento della cittadinanza alla giovane attivista pakistana avverrà in occasione della sua visita ufficiale nel paese prevista per il 12 aprile prossimo.

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    Nel tweet che riprende alcuni passaggi del lungo comunicato stampa pubblicato sulla sua pagina Facebook, Trudeau sottolinea l’importante lavoro svolto da Malala Yousfazia nella lotta per l’affermazione del diritto all’istruzione per le bambine e le ragazze in tutto il mondo. “Il suo impegno ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo. La sua storia è simbolo di determinazione e dignità, e il Canada è orgoglioso di conferire questo riconoscimento a una persona del genere”. 

    La 19enne pakistana, secondo quanto scritto sul comunicato stampa, diventerà la sesta cittadina onoraria canadese, seguendo le orme di Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi, e il Dalai Lama. Nel 2012, Malala Yousafzai fu colpita alla testa da un proiettile sparato da un militante appartenente ai Taliban. Dopo il lungo periodo di recupero e riabilitazione, la giovane attivista ha creato una Fondazione che porta il suo nome, la quale ha il compito di finanziare e sostenere l’istruzione delle bambine in tutto il mondo.

    Negli ultimi anni non sono mancate le parole di elogio di Malala verso il governo canadese e la sua politica di apertura verso i profughi che fuggono dalle guerre, sottolineando in varie occasioni come “il popolo canadese stesse mostrano al mondo la vera risposta alla crisi dei rifugiati”. Infine, Malala si è detta onorata di aver ricevuto l’invito a parlare in Parlamento. 

    Dal novembre del 2015 fino a oggi, il Canada ha accettato più di 40mila profughi siriani, superando di gran lunga gli Stati Uniti che finora hanno contribuito a reinsediare poco più di 10mila persone in un lasso di tempo simile. 

    Il 12 aprile, in occasione della visita ufficiale in Canada, Malala incontrerà il primo ministro Trudeau per parlare di “emancipazione femminile attraverso l’educazione e su come sia possibile contribuire attivamente allo sviluppo sostenibile delle comunità e dei paesi”, si legge ancora nel comunicato stampa. Attraverso la sua organizzazione, la Fondazione che porta il suo nome, l’attivista pakistana  (insieme alla rete di volontari che l’aiutano nel suo lavoro) ha affrontato le lacune educative croniche che impediscono alle ragazze di poter frequentare la scuola laddove è vietato. 

    (Qui sotto l’annuncio in un comunicato stampa da parte del premier canadese Justin Trudeau)

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