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    Italiani bloccati a Tenerife: “Nostri voli cancellati tre volte, la Farnesina ci ha presi in giro”

    Tenerife deserta durante il lockdown. Credit: Mercedes Menendez/Pacific Press via ZUMA Wire
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 27 Apr. 2020 alle 11:31

    Italiani bloccati a Tenerife: “Nostri voli cancellati tre volte, la Farnesina ci ha presi in giro”

    “Non lasceremo solo nessun italiano all’estero”. Era il 18 marzo quando il ministro degli Esteri Luigi Di Maio prometteva assistenza ai cittadini italiani rimasti bloccati in altri paesi a causa della pandemia di Coronavirus che ha sconvolto il mondo. Proprio quel giorno, Sandro Spugnini e la sua famiglia sarebbero dovuti tornare in Italia dalla loro vacanza a Tenerife, dove lui era arrivato alla fine di febbraio. Da quel giorno sono passate quasi 6 settimane, e il commercialista romano che vive a Viterbo è ancora bloccato lì insieme alla compagna e alla figlia. Per tre volte hanno acquistato i biglietti per rientrare in Italia, per tre volte il loro volo è stato annullato. L’ultima ieri: l’ennesimo colpo per chi sperava di ritornare a casa in un momento d’emergenza come quello attuale. “Ieri è stata una giornata davvero tosta, siamo stati molto male per questa ennesima cancellazione”, ha raccontato Spugnini a TPI. “Inizialmente dovevamo ripartire il 18 marzo con Iberia, ma il volo è stato annullato a causa delle misure restrittive adottate dalla Spagna per l’emergenza Coronavirus”.

    A quel punto Spugnini acquista altri tre biglietti per un volo in programma il 30 marzo con la compagnia Air Europa. “Abbiamo prenotato, spendendo circa 100 euro per ogni biglietto, e ci siamo messi ad aspettare, convinti di poter partire”, spiega, “nel frattempo sono arrivate ulteriori comunicazioni e pochi giorni prima di partire hanno annullato anche quel volo”. La famiglia si rivolge quindi all’Unità di crisi della Farnesina. “Ci hanno comunicato che gli unici voli autorizzati per il rientro in Italia erano quelli della compagnia Neos“, racconta Spugnini. “Allora siamo andati sul sito della compagnia. Il volo che partiva l’indomani, il 27 marzo, era tutto pieno. Prenotiamo quindi tre biglietti per il primo volo disponibile: quello del 27 aprile, esattamente un mese dopo”.

    Dopo un mese di attesa, ieri arriva un nuovo colpo: anche il volo del 27 aprile, che sarebbe quindi dovuto partire oggi, è stato cancellato. “Dalla compagnia non è arrivata alcuna comunicazione”, denuncia il commercialista, “ce ne siamo accorti perché non riuscivamo a completare la procedura per il check in online. Quando abbiamo capito ci è caduto il mondo addosso. Non siamo stati neppure riprotetti su un volo in partenza per l’Italia il 29 aprile, che risulta pieno. Eppure la Farnesina ci aveva detto che i voli con la Neos erano garantiti, ci sentivamo tranquilli”, sottolinea con amarezza. “Ora al telefono dicono che per loro quel volo non era confermato, mi sento a dir poco preso in giro”.

    La cancellazione del volo – peraltro – non prevede il rimborso, ma la consegna di un voucher da parte della compagnia. “Sul sito della Neos non ci sono altri voli disponibili, li chiamo e non risponde nessuno”, dice Spugnini. “Abbiamo già speso mille euro e ora dovremo spenderne altri: per rientrare passando fa Francoforte spenderemmo 500 euro a persona. A noi il voucher non interessa, chiediamo che la Farnesina ci permetta di tornare a casa con un volo sicuro. La mia compagna ha un padre anziano e malato in Italia, io se resto un altro mese qui rischio di perdere tutti i clienti dello studio, dobbiamo rientrare prima possibile”.

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