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    L’Isis ha bruciato vivo un egiziano cristiano nel Sinai

    I copti rappresentano circa il 10 per cento della popolazione egiziana e la più grande comunità cristiana del Medio Oriente. Da tempo l'Isis li perseguita

    Di TPI
    Pubblicato il 22 Feb. 2017 alle 14:42 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:11

    Medhat Hana, un cittadino egiziano cristiano di 45 anni, è stato bruciato vivo da sedicente Stato Islamico nel nordest del monte Sinai, in Egitto, mercoledì 22 febbraio 2017.

    Lo ha riferito una fonte anonima della sicurezza egiziana all’agenzia statunitense Associated Press, precisando che presunti jihadisti dell’Isis hanno ucciso a colpi di arma da fuoco anche un altro egiziano copto, Saad Hana, di 65 anni. Le due vittime erano padre e figlio.

    Le uccisioni seguono minacce di colpire i cristiani egiziani fatte dall’Isis attraverso un video diffuso tra domenica 19 e lunedì 20 febbraio.

    I copti rappresentano circa il 10 per cento della popolazione egiziana e la più grande comunità cristiana del Medio Oriente, da tempo perseguitati dall’Isis.

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