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    Iraq, migliaia di manifestanti assaltano ambasciata Usa a Baghdad al grido di “Morte all’America”

    I manifestanti che hanno attaccato l'ambasciata americana a Baghdad hanno dato fuoco a una delle torrette di guardia del complesso che ospita la sede diplomatica

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 31 Dic. 2019 alle 12:15 Aggiornato il 31 Dic. 2019 alle 14:40

    Centinaia di iracheni stanno manifestando davanti all’ambasciata americana di Baghdad per protestare contro i raid Usa sulle basi dei miliziani sciiti in Iraq. Nei disordini sono anche state bruciate bandiere a stelle e strisce.

    I raid sono stati lanciati domenica 29 dicembre contro diverse strutture della milizia filoiraniana Kataib Hezbollah al confine tra Iraq e Siria.

    I manifestanti che oggi hanno attaccato l’ambasciata americana a Baghdad hanno dato fuoco a una delle torrette di guardia del complesso che ospita la sede diplomatica. Lo riporta la Bbc online.

    I dimostranti si sono staccati dal corteo funebre per i 25 combattenti della formazione sciita uccisi nei raid.

    Le forze di sicurezza irachene hanno respinto un attacco di manifestanti all’ambasciata americana a Baghdad, frapponendosi tra loro e le porte della sede diplomatica. Migliaia di persone, scrive la Bbc hanno raggiunto l’ambiasciata, oltrepassando i checkpoint della Green Zone, abitualmente blindata, al grido di “Morte all’America”, “No all’America… No a Trump”.

    L’ambasciatore statunitense in Iraq e tutto lo staff dell’Ambasciata Usa sono stati evacuati. Lo riferiscono fondi del ministero degli Esteri di Baghdad.

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