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    Due ricercatori francesi sono stati arrestati in Iran

    Fariba Adelkhah e Roland Marchal. Foto www.fasopo.org

    Roland Marchal e Fariba Adelkah sono stati arrestati a giugno in Iran. I motivi sono ancora poco chiari

    Di Alice Possidente
    Pubblicato il 16 Ott. 2019 alle 19:07

    Iran, arrestati due ricercatori francesi

    Il sociologo francese Roland Marchal e l’antropologia franco-iraniana Faråiba Adelkah sono stati arrestati lo scorso giugno in Iran. Dell’arresto di Fariba Adelkah si sapeva già da luglio, ma martedì 15 ottobre il quotidiano francese Le Figaro ha diffuso anche la notizia dell’arresto del secondo ricercatore.

    L’associazione Fonds d’analyse des sociétés politiques (Fasopo) – alla quale appartengono i due ricercatori – ha dichiarato di essere a conoscenza dell’arresto già da tempo ma di non aver diffuso la notizia perché richiesto dal governo francese. Tuttavia ha deciso nelle scorse ore di terminare il silenzio, dopo che martedì il quotidiano francese Le Figaro ha riportato la notizia.

    “L’attenzione dei media occidentali è spesso controproducente – ha dichiarato l’associazione Fasopo – inutile peggiorare la situazione dei ricercatori imprigionati per quanto riguarda le loro condizioni e le possibilità di rilascio”. Per questo, fanno sapere dall’associazione Fasopo, “la discrezione è sembrata preferibile alle autorità francesi, che hanno immediatamente iniziato a lavorare, ai massimi livelli, per ottenere la liberazione dei nostri colleghi”.

    Entrambi i ricercatori lavorano all’Università Sciences Po di Parigi. Ma, a differenza della sua collega franco-iraniana, Roland Marchal,non è uno specialista dell’Iran e Medio Oriente. Il suo lavoro si concentra sull’Africa sub-sahariana e riguarda sopratutto l’economia e i conflitti. 

    I due ricercatori francesi arrestati non riceverebbero gli stessi trattamenti. Roland Marchal, che ha solo la nazionalità francese, ha già avuto diritto ad alcune visite consolari. La sua collega, invece, non vede riconosciuta la doppia cittadinanza dal governo iraniano e pertanto pare non aver diritto a visite dei membri del consolato francese. I motivi della loro detenzione rimangono poco chiari.

    Il ministero degli Esteri francese ha confermato mercoledì la notizia dell’arresto di Marchal descrivendo la detenzione come “inaccettabile” chiedendo alla Repubblica islamica di porre fine alla situazione “inaccettabile” senza ritardi.

    Tuttavia il governo francese vuole evitare che la questione diventi una ragione di “riacutizzazione nazionalista” in Iran. Le autorità francesi assicurano il lavoro per la liberazione dei due ricercatori e vogliono che la situazione  si concluda “senza indugio”.

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