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    Inizia il G20 a San Pietroburgo

    Le 20 maggiori economie mondiali si incontrano in Russia. Ma sul meeting aleggia lo spettro della Siria

    Di Laura Lisanti
    Pubblicato il 5 Set. 2013 alle 11:01 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:15

    Le voci di un possibile confronto tra il presidente americano Obama e il presidente russo Putin sull’intervento militare in Siria rischierebbero di far passare in secondo piano l’intero G20, il meeting delle 20 maggiori economie mondiali che quest’anno si tiene in terra russa a San Pietroburgo.

    I temi al centro dell’agenda economica di quest’anno riguardano la costruzione di un fronte unito per la crescita, il commercio, la trasparenza bancaria e la lotta all’evasione fiscale. Se su questi aspetti sembrerebbe esserci una linea di comune accordo tra i Paesi partecipanti, lo stesso non può dirsi per quelli che sono considerati come gli elementi di divisione del gruppo del G20, cioè il comportamento da tenere verso i mercati emergenti e la decisione della Federal Reserve di mettere fine al programma di stimomlo dell’economia statunitense. Ma nulla divide più della Siria. Obama, in visita in Svezia, aveva riaffermato la necessità di intervenire in favore della popolazione siriana, vittima di attacchi “barbari” realizzati con armi chimiche. Mentre i presidente americano cerca il sostegno del Senato, il Presidente russo Putin continua a dichiararsi contrario ad un intervento militare.

    I Ministri degli Esteri presenti al G20 dovranno affrontare con urgenza la questione siriana anche se questa non fa ancora formalmente parte dell’agenda del summit economico.

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