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    Macron conquista la maggioranza assoluta alle elezioni legislative francesi

    Emmanuel Macron

    Il 18 giugno 2017 circa 47,5 milioni di francesi si sono recati alle urne per il secondo turno delle elezioni legislative. I risultati

    Di TPI
    Pubblicato il 18 Giu. 2017 alle 20:00 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:15

    La République En Marche, il partito del presidente francese Emmauel Macron ha vinto le elezioni legislative francesi conquistando, dopo l’Eliseo, anche la maggioranza assoluta dell’Assemblée Nationale, insieme agli alleati di Mouvement démocrate potrà contare su 351 seggi su 577.

    Il 18 giugno 2017 circa 47,5 milioni di francesi si sono recati alle urne per il secondo turno delle elezioni legislative, ovvero per scegliere 577 tra 1.146 candidati arrivati al ballottaggio per l’elezione all’Assemblea nazionale, la camera bassa del parlamento francese.

    I seggi sono aperti dalle 8 e hanno chiuso alle 18. Nelle grandi città la chiusura è fissata per le 20. Domenica scorsa, durante il primo turno delle elezioni, il partito la République En Marche! del presidente Emmanuel Macron ha ottenuto il 32,3 per cento dei consensi in coalizione con il Mouvement démocrate, nettamente in vantaggio rispetto alla coalizione UdiRépublicains  (21,56 per cento) e il partito di estrema destra Front National (13,20 per cento).

    Il Partito socialista si è invece fermato al 7 per cento dei consensi, mentre il movimento della France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon al primo turno è riuscito ad ottenere l’11 percento dei voti.

    In base al sistema elettorale francese, che prevede uno scrutinio uninominale maggioritario a doppio turno, gli elettori hanno votato al ballottaggio solo i candidati che al primo turno hanno ottenuto almeno il 12,5 per cento delle preferenze.

    A mezzogiorno il tasso di partecipazione al voto è stato del 17,75  per cento, in ribasso di due punti rispetto 19,24 per cento del primo turno. Alle ore diciassette, solo 35,33 per cento dei francesi si era recata alla urne. Un dato che indica un forte calo dell’affluenza alle urne rispetto al 2012, quando avevano votato oltre il 45 per cento degli aventi diritto.

    Durante la prima tornata elettorale, solo quattro candidati sono riusciti a raccogliere la maggioranza assoluta delle preferenze e allo stesso tempo un numero di voti che rappresenti almeno un quarto degli aventi diritto al voto della circoscrizione in cui erano candidati , ottenendo così l’elezione diretta.

    Nel ballottaggio che ha assegnato i 574 seggi ancora liberi, in 273 circoscrizioni un candidato della coalizione legata a Macron ha sfidato un candidato di destra, in 134 ha sfidato un candidato di sinistra e in 99 si è conteso i voti con un candidato di estrema destra. In 20 circoscrizioni si è assistito ad un duello tra formazioni legate ai partiti di destra e di sinistra, in 6 tra un candidato socialista e uno di estrema destra, mente in 4 circoscrizioni tra un candidato di destra ha sfidato un rappresentante del Front National di Marine le Pen.

    Tra le file del partito del presidente Emmanuel Macron, su 454 candidati 228 sono donne e 226 uomini. Parità di genere rispettata anche per i candidati del Mouvement démocrate, l’alleato della République En Marche!. Sono invece 69 i candidati donna tra le file dei Républicains (che hanno candidato 195 uomini) e solo 44 nel Front National di Marine le Pen (che ha tra le sue file 76 candidati uomini).

    Marine Le Pen ha annunciato di essere entrata per la prima volta all’Assemblea nazionale e per la prima volta, deputati nazionalisti corsi entrano in parlamento. Il segretario del partito socialista francese, Jean-Christophe Cambadélis, si è dimesso dal suo incarico.

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