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    Il più grande centro contro l’Ebola

    Si trova a Monrovia, in Liberia, e la ha costruito Medici senza frontiere. Un drone in volo ce lo fa vedere dall’alto

    Di Ambra Montanari
    Pubblicato il 4 Nov. 2014 alle 17:49 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 07:52

    Si chiama Elwa 3 ed è il più grande centro di trattamento per i malati di Ebola mai costruito in Africa.

    Si trova a Monrovia, la capitale della Liberia, ed è gestito da Medici senza frontiere (Msf). Il primo paziente è stato ammesso qui il 17 agosto 2014.

    Quando il campo è stato inaugurato, contava 120 posti letto. Oggi se ne contano almeno 250 ed è in programma un ulteriore ampliamento entro la fine dell’anno.

    Elwa 3 ammette dai 40 ai 50 pazienti al giorno. Nessuno viene rifiutato. Un video, girato da uno dei fondatori del sito Ryot News, David Darg ce lo mostra dall’alto con un drone.

    Finora, Medici senza frontiere ha ricoverato in questo campo 1.343 persone. Sono stati confermati 1.128 casi di Ebola e 301 pazienti sono usciti dalle porte del campo, guariti.

    I responsabili del campo non hanno precisato il numero di decessi. Hanno solo detto che circa il 40 per cento dei ricoverati sopravvive all’Ebola.

    Dall’apertura, cinque dipendenti del centro hanno contratto l’Ebola. Dopo le indagini interne, Msf ha concluso che solo uno di questi si è ammalato all’interno del campo e il protocollo anti contagio è stato reso ancora più severo.

    Il video mostra le diverse aree del campo: la prima è quella a basso rischio, dove si trovano uffici, aree di stoccaggio e un laboratorio. Una seconda area è riservata ai pazienti che mostrano i sintomi dell’Ebola. È una zona ad alto rischio e si trova separata da quelle con basso pericolo di contagio.

    Nel caso la diagnosi venisse confermata, i pazienti vengono poi trasferiti in una terza area, dove il protocollo anti-contagio è molto severo e l’acceso è riservato solo al personale in tuta protettiva. Tuttavia, medici e infermiere possono lavorare all’interno solo per un breve periodo, perché la tuta provoca un calore soffocante che in poco tempo causa la disidratazione di chi la indossa.

    La Liberia è il Paese africano colpito più duramente dall’epidemia di Ebola. I morti accertati sono 2.413 e le persone contagiate più di 6.535, secondo l’ultimo dato di Medici Senza Frontiere che risale al 29 ottobre. 

    In tutta l’Africa occidentale l’Ebola ha già ucciso più di cinquemila persone.

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