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    Ikea condannata in Francia per aver fatto spiare lavoratori e clienti

    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 15 Giu. 2021 alle 18:31 Aggiornato il 15 Giu. 2021 alle 18:32

    Ikea condannata in Francia per aver fatto spiare lavoratori, sindacalisti e clienti

    La filiale francese di Ikea è stata condannata al pagamento di una multa da un milione di euro per aver fatto spiare centinaia di persone tra dipendenti e anche clienti insoddisfatti tra il 2009 e il 2012. Il tribunale di Versailles ha condannato a pene detentive con la condizionale e al pagamento di multe anche diversi dirigenti. Tra questi l’ex amministratore delegato Jean-Louis Baillot, condannato al pagamento di una multa 50.000 dollari e a due anni di reclusione con la condizionale, mentre la procura aveva chiesto una condanna a tre anni, di cui uno da scontare in prigione.

    Secondo il tribunale, dirigenti e direttori dei punti vendita di Ikea France hanno usato metodi illeciti per sorvegliare i propri dipendenti e in alcuni casi anche i propri clienti, ricorrendo a investigatori privati e anche agenti di polizia.

    Il responsabile della gestione rischi, Jean-Francois Paris, ha dichiarato che l’azienda avrebbe destinato da 530.000 a 630.000 euro all’anno alle attività di sorveglianza, che secondo la procuratrice Pamela Tabardel hanno coinvolto 400 persone. Secondo Paris, condannato a un anno e mezzo di reclusione con la condizionale e al pagamento di una multa di 10.000 euro, il suo dipartimento agiva agli ordini dell’amministratore delegato Baillot. In un caso, citato da Afp, Paris avrebbe chiesto di sapere perché un dipendente a Bordeaux era improvvisamente diventato “un manifestante”.

    Il caso era stato portato alla luce nel 2012 dalle denunce dei sindacati e in un’inchiesta pubblicata dal portale Mediapart e da Canard Enchaîné, portando poi all’apertura di un’indagine da parte delle autorità francesi. Ikea France aveva risposto allontanando quattro dirigenti, dichiarando all’apertura del processo lo scorso marzo di “condannare fermamente” le violazioni della privacy. Un avvocato di Ikea ha dichiarato ad Afp che il tribunale ha pronunciato “molte assoluzioni”, avendo “tenuto conto degli sforzi compiuti da Ikea France”.

    Secondo quanto riporta Associated Press, la società dovrà affrontare cause civili presentate separatamente dai sindacati e 74 dipendenti.

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