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    Hong Kong, liberato il leader del Movimento degli ombrelli: “Mi unirò alle proteste”

    Credit: AFP
    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 17 Giu. 2019 alle 08:11 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:44

    Hong Kong protesta liberato leader ombrelli – Gli ombrelli sono diventati da gialli a neri. I primi il simbolo delle proteste del 2014, gli altri il colore della marea di manifestanti che occupano le strade di Hong Kong da due settimane. Una prima vittoria l’hanno già portata a casa, riuscendo a sospendere la discussione nel parlamento locale della contestata legge sull’estradizione, accusata di limitare l’autonomia dell’ex colonia a favore di una maggiore intromissione da parte di Pechino.

    >Leggi anche: Hong Kong: dalla legge sull’estradizione alla protesta, cosa succede

    Dopo i due milioni di persone scese in piazza (338mila secondo le stime della polizia, che in via non ufficiale ammette di potersi sbagliare), cifre che rendono la manifestazione di domenica 16 giugno la più grande mai tenutasi nella Regione Amministrativa Speciale, arriva una nuova simbolica vittoria per il movimento di protesta.

    Joshua Wong, il volto 22enne delle proteste pro-democratiche di Occupy Central di quasi cinque anni fa, è stato scarcerato oggi, lunedì 17 giugno, dall’istituto correzionale Lai Chi Kok dove era detenuto dal mese scorso.

    “Non importa cosa accadrà, credo che mi unirò presto alle proteste”, ha dichiarato poco dopo l’uscita dal penitenziario, mentre teneva in mano i suoi effetti personali. Wong è stato scarcerato un mese prima del termine della condanna inflittagli per le dimostrazioni del 2014, dopo avere scontato metà della pena. “Stiamo dicendo al mondo intero che la gente di Hong Kong non chinerà il capo di fronte al potere”.

    Wong ha chiesto le dimissioni del capo esecutivo Carrie Lam, che domenica 16 giugno si è scusata con la popolazione ammettendo difetti e mancanze della sua amministrazione.

    “Carrie Lam non è più qualificata per essere la leader di Hong Kong. Deve assumersene la colpa e dimettersi”, ha aggiunto. Le dimissioni, insieme al ritiro completo degli emendamenti alla legge che permetterebbero l’estradizione anche in Cina, sono state chieste anche dai manifestanti.

    “Auspico che i governi di tutto il mondo possano sostenere gli attivisti di Hong Kong che affrontano accuse penali e che sono stati fisicamente assaliti dalla polizia”, ha dichiarato Wong.

    Per Jimmy Sham, rappresentante per il Movimento dei Diritti Umani e Civili, una delle sigle più attive nelle proteste, le scuse della leader non rispondono alle domande dei manifestanti, che includono anche di ritrattare il termine “sommossa” da lei utilizzato dopo le proteste sfociate in scontri con la polizia, il 12 giugno scorso.

    Sulla stessa lunghezza d’onda anche un esponente del Partito Democratico, James To, citato dal South China Morning Post. “Carrie Lam non ha credibilità. Come si può riconciliare con il popolo ora?”.

    Hong Kong protesta liberato leader ombrelli | La reazione dei mercati. Dopo le scuse di Lam, la Borsa di Hong Kong ha aperto in rialzo.

    A metà mattina, l’indice Hang Seng segnava un rialzo dell’1 per cento, prima di terminare la seduta mattutina avanti dello 0,66 per cento: nelle tre sedute precedenti, l’indice era scivolato del 2,4 per cento sui timori di un protrarsi della crisi politica nella città semi-autonoma.

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