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    Weinstein colpevole di stupro e aggressione sessuale a Los Angeles: rischia altri 24 anni di carcere

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 20 Dic. 2022 alle 08:34

    Il magnate del cinema caduto in disgrazia Harvey Weinstein è stato dichiarato colpevole di stupro e violenza sessuale contro una delle quattro donne che è stato accusato di aver aggredito a Los Angeles. L’ex produttore, che secondo i pubblici ministeri ha usato la sua influenza a Hollywood per attirare le donne in “riunioni private” e aggredirle, è stato ritenuto colpevole di tre delle sette accuse contro di lui: riguardano uno stupro e due aggressioni sessuali. Weinstein sta già scontando 23 anni di prigione dopo essere stato condannato a New York.

    Le tre accuse per cui è scattata la condanna erano tutte legate a una delle sue accusatrici, una modella e attrice che ha testimoniato di essere stata aggredita dal magnate del cinema in una stanza d’albergo di Beverly Hills nel febbraio 2013. In una dichiarazione rilasciata tramite il suo avvocato, la donna – identificata con lo pseudonimo Jane Doe 1 – ha detto: “Harvey Weinstein ha distrutto per sempre una parte di me quella notte del 2013. Non la riavrò mai indietro. Il processo penale è stato brutale. Gli avvocati di Weinstein mi hanno fatto passare l’inferno sul banco dei testimoni. Ma sapevo che dovevo vederlo fino alla fine, e l’ho fatto… Spero che Harvey Weinstein non veda mai l’esterno di una cella di prigione durante la sua vita”.

    Dopo settimane di testimonianze e 10 giorni di deliberazioni, i giurati di Los Angeles hanno anche assolto Weinstein da un’accusa di violenza sessuale contro una massaggiatrice in una stanza d’albergo nel 2010. L’ex imprenditore 70enne rischiava una condanna fino a 60 anni, ora secondo l’ufficio del procuratore distrettuale di Los Angeles il massimo della pena aggiuntiva alla quale può andare incontro è 24 anni. “Harvey è ovviamente deluso, ma si spera perché con questo particolare accusatore ci sono buoni motivi per appellarsi in base all’ora e al luogo dei presunti eventi”, ha detto in una nota la sua portavoce, Juda Engelmayer. “È grato che la giuria abbia dedicato del tempo a deliberare sugli altri capi di imputazione ed è pronto a continuare a lottare per la sua innocenza”.

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