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    Morto il bambino intrappolato in un pozzo in Afghanistan: Haidar aveva 9 anni

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 18 Feb. 2022 alle 09:36

    Non ce l’ha fatta il piccolo Haidar, il bambino di soli 9 anni intrappolato nel pozzo nel villaggio di Shokak, nella provincia di Zabul, in Afghanistan. Il triste annuncio è stato dato da funzionari talebani. Il bimbo era caduto nella voragine due giorni fa. Si trattava di un pozzo profondo 25 metri in un remoto villaggio del Paese. Purtroppo per lui non c’è stato niente da fare.

    Nelle ultime ore le autorità avevano lanciato un appello per ricevere assistenza tecnica, ma la chiamata ai soccorsi non è stata sufficiente per salvare la vita del bimbo. Haidar era rimasto incastrato a una profondità di 10 metri, in un pozzo profondo in tutto 25, evitando dunque l’impatto con il suolo. I soccorritori stavano tentando una via d’accesso per arrivare al punto in cui era bloccato. Dopo aver calato una fune con una telecamere per perlustrare il pozzo, era iniziata l’operazione di scavo per tentare di raggiungere il bambino in diagonale.

    Haidar “ci ha lasciati per sempre”, ha twittato Anas Haqqani, consigliere anziano del ministero dell’Interno, spiegando che “questo è un altro giorno di lutto e dolore per il nostro Paese”. Una tragica vicenda che ricorda quella avvenuta soltanto pochi giorni fa a Rayan, il bimbo marocchino di 5 anni che non ce l’ha fatta dopo essere rimasto nel buio, 32 metri sottoterra, per 5 lunghissimi giorni. E che a noi italiani rimanda alla mente il dramma di Vermicino, quando il nostro Paese si fermò per seguire con apprensione la vicenda del piccolo Alfredino Rampi, caduto in un pozzo artesiano. Anche in quel caso, come ricorderete, tutti i tentativi di salvataggio alla fine risultarono vani.

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