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    Guerra in Ucraina: il vento polare artico rallenta l’avanzata. “Trasformerà i veicoli russi in freezer da 40 tonnellate”

    Di Almerico Bartoli
    Pubblicato il 9 Mar. 2022 alle 13:45 Aggiornato il 9 Mar. 2022 alle 18:51

    Guerra in Ucraina: il vento polare artico rallenta l’avanzata

    I soldati russi sono bloccati da giorni lungo una colonna militare di 60 chilometri composta da carri armati e veicoli corazzati poco lontano dalla capitale di Kiev, e potrebbero trovarsi ad affrontare presto condizioni meteorologiche estremamente avverse.

    Secondo diversi analisti, l’improvviso calo delle temperature in Ucraina rallenterà ulteriormente l’avanzata delle Forze Armate russe, e i soldati saranno costretti ad abbandonare i loro veicoli o a restare seduti in “freezer da 40 tonnellate.”

    I venti artici in arrivo dalla Russia all’Ucraina si dovrebbero infatti unire al vento di levante facendo precipitare già da questa notte il termometro a -10°C nelle ore notturne nelle aree intorno a Kiev e alla città settentrionale di Kharkiv, fino a toccare i -20°C nei prossimi giorni.

    Glen Grant, esperto di difesa militare presso la Baltic Security Foundation, ha riferito al settimanale Newsweek che se non terranno sempre il motore acceso, i carri armati potrebbero presto trasformarsi in enormi congelatori costringendo i soldati a fuggire.

    “Un carro armato di metallo è esattamente come un frigorifero di notte se non si tiene acceso il motore,” ha detto Grant, che ha svolto consulenze per la riforma dell’esercito ucraino. “I ragazzi (le truppe russe – ndr) non staranno lì ad aspettare. Usciranno e inizieranno a camminare nella foresta per arrendersi pur di evitare di morire congelati.”

    “Non si può restare semplicemente seduti ad aspettare, perché restando in quei veicoli si può solo aspettare solo di essere uccisi. Non sono stupidi.”

    Secondo il ministero della Difesa britannico e gli ufficiali della Difesa USA il convoglio situato a 30 chilometri da Kiev, che trasporterebbe circa 15mila truppe, è fermo ormai da diversi giorni. Le ragioni potrebbero attribuirsi a problemi di tipo meccanico, al rifornimento di carburante o alla crescente Resistenza ucraina.

    Kevin Price, un ex analista dell’esercito britannico, ha riferito al Daily Mail che i carri d’acciaio diverranno nientemeno che dei “freezer da 40 tonnellate” con il calo delle temperature, demotivando le truppe russe che non sono preparate per una guerra artica.

    La Russia ha iniziato a farsi strada sul suolo ucraino dopo l’annuncio dell’invasione del presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio scorso. Ad oggi la Russia ha conquistato la città di Kherson a sud e circondato la strategica città portuale di Mariupol.

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