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    Ucraina: l’esercito riconquista diversi chilometri a nord est tra Kupiansk e Lysychansk, Mosca batte in ritirata verso sud

    Video di un carro russo abbandonato su una strada di Izyum, riconquistata dall'esercito ucraino Credit: Twitter @Gerashchenko_en
    Di Piera Rocco
    Pubblicato il 12 Set. 2022 alle 10:03

    Guerra Russia-Ucraina: Kiev riconquista diversi territori a est

    La controffensiva ucraina ha riconquistato diversi territori a est, tra cui la città di Kupiansk, importante snodo ferroviario. I soldati ucraini avrebbero distrutto la linea di rifornimento russa che attraversa la città e va a sud, verso Donetsk. Più a sud il fronte si è spostato su Lysychansk, città nell’Oblast di Luhansk, l’autoproclamata repubblica indipendente. La città era sotto controllo russo da luglio, e a pochi chilometri da Severodonetsk. Ci sono stati combattimenti anche a Donetsk e a Pokrovske negli ultimi giorni ma la linea russa rimane ferma sulle due città. I successi di questa settimana per l’esercito ucraino ammonterebbero a 3mila chilometri quadrati di territorio levato dal controllo di Mosca.

    La strategia ucraina sarebbe stata quella di confondere le forze russe facendo presagire un’offensiva a Sud, per poi attaccare il fronte nordorientale e approfittare dell’impreparazione delle forze armate su quell’asse.

    Sono state scagliate aspre critiche contro il governo russo e il comando militare da blogger di guerra e da esponenti del nazionalismo pro-Cremlino, accusando Mosca di avere abbandonato i soldati sul fronte Nord. Secondo l’agenzia russa Tass, lo spostamento del fronte sarebbe invece dovuto a un “raggruppamento delle forze” verso Donetsk, più che a una ritirata. Come rappresaglia a Krementchuk, molti chilometri a ovest, a metà strada tra Donetsk e Kiev, missili russi hanno colpito una centrale termica, lasciando diverse città senza elettricità.

    In un’intervista alla Cnn, Zelensky ha escluso l’entrata in trattative con l’invasore: “La strategia russa è di mangiare a poco a poco i territori. Noi non parleremo con loro. Solo una volta che avremo liberato il territorio dall’occupazione potremo intavolare negoziati. Un ennesimo accordo di Minsk sarebbe solo un’occasione per i russi di riposarsi e di riattaccare”.

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