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    Grecia, il partito Alba Dorata riconosciuto come “organizzazione criminale”: condannato il leader

    Manifestazione antifascista a Salonicco, in Grecia, dopo la sentenza su Alba Dorata. Credit: Giannis Papanikos/ZUMA Wire

    La sentenza ha riconosciuto la paternità di attacchi violenti contro migranti e avversari politici. Condannato il fondatore e leader del partito Nikos Michaloliakos

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 7 Ott. 2020 alle 15:34

    Il tribunale di Atene ha riconosciuto il partito neonazista greco Alba dorata come un’organizzazione criminale, condannando il fondatore e leader del partito, Nikos Michaloliakos, al termine di un lungo processo. I giudici hanno anche stabilito la colpevolezza del militante Giorgos Roupakias per l’omicidio del rapper Fyssas nel 2013, suscitando l’esultanza della madre del giovane e della folla radunata all’esterno dell’aula.

    Michaloliakos e altri 17 ex parlamentari di Alba Dorata rischiano almeno 10 anni di carcere, mentre gli altri esponenti della formazione affronteranno condanne per vari reati legati agli attacchi violenti contro migranti e avversari politici di formazioni di sinistra avvenuti sempre nel 2013. Solo 11 dei 68 imputati erano presenti in aula, mentre gli altri (inclusi tutti gli ex parlamentari) erano rappresentati dai loro avvocati.

    Al centro del processo, durato oltre cinque anni, c’era la questione della paternità degli attacchi violenti. L’indagine preliminare ha indicato che il partito ha operato come gruppo paramilitare, con ordini impartiti dalla direzione del partito alle organizzazioni di quartiere e ai gruppi d’assalto che hanno effettuato attacchi ai migranti che a volte hanno avuto gravi conseguenze mediche. Il partito Alba Dorata ha sempre negato qualsiasi legame diretto con gli attacchi e ha descritto il processo e le accuse contro la leadership del partito come una “cospirazione senza precedenti” volta a frenarne l’aumento di popolarità.

    Ad attendere la sentenza fuori dal tribunale, insieme alla folla di manifestanti antifascisti, anche rappresentanti di tutte le formazioni politiche greche: dal partito conservatore di maggioranza, Nuova Democrazia, al Partito Comunista greco. Dopo la sentenza si sono registrati scontri tra manifestanti e polizia, con gli agenti che hanno usato lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere la folla (circa 15 mila persone) dopo il lancio di bombe incendiarie da parte di alcuni dei manifestanti.

    Alba Dorata riconosciuta “organizzazione criminale”, Fratoianni (Leu): “Quando sentenza simile anche in italia?”

    La notizia della sentenza contro Alba Dorata in Grecia è stata commentata dal portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. “Il tribunale di Atene ha stabilito che Alba Dorata è un’organizzazione criminale. In Italia quanto tempo ancora occorre aspettare prima che le organizzazioni neofasciste e neonaziste vengano sciolte?”, ha scritto su Twitter Fratoianni.

    “La sentenza in Grecia, che mette fuorilegge Alba Dorata, è un segnale importante nell’ottica della legalità”, dichiara il deputato Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu. “I movimenti che si ispirano a ideologie fasciste non possono essere considerati alla stregua di altri soggetti. Anche in Italia è necessario discutere e approvare la legge per mettere al bando le organizzazioni neofasciste. La proposta di legge c’è: l’ho presentata ormai da tempo. Ora è necessaria un’accelerazione sull’iter”.

    “Nei giorni scorsi – aggiunge Pastorino – è iniziata l’interlocuzione con il presidente della commissione Giustizia Perantoni. Mi auguro che questo passaggio preliminare possa poi favorire il percorso di approvazione. La norma è necessaria per rafforzare gli strumenti legislativi contro le organizzazioni fasciste, avviando al contempo iniziative culturali e di informazione su cosa ha comportato il fascismo”.

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