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    Gommone con 38 migranti rintracciato e riportato in Libia in un centro bombardato

    Il centro di Tajoura bombardato

    L'intervento della Guardia costiera a 65 chilometri da Tripoli

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 24 Lug. 2019 alle 15:09 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:56

    Gommone di migranti riportato in Libia

    La Guardia costiera libica ha rintracciato e riportato in Libia un gommone con 38 migranti a bordo. Adesso i migranti, per la maggior parte egiziani, si trovano nel centro di detenzione di Tajoura, che è stato bombardato nelle scorse settimane dalle forze dell’Esercito nazionale libico guidato dal maresciallo Khalifa Haftar.

    Secondo quanto riportato da Associated Press, il portavoce della Guardia costiera Ayoub Gassim ha dichiarato che il gommone è stato fermato ieri 65 chilometri a est della capitale Tripoli.

    Ovvero, prima che il gommone riuscisse ad avvicinarsi all’Europa.

    Il 3 luglio un raid aereo contro il centro di detenzione di Tajoura, a Tripoli, ha causato, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la morte di 53 persone e il ferimento di altre 130.

    La guerra in Libia

    Ad aprile l’Esercito nazionale libico, guidato dal maresciallo Khalifa Haftar, ha lanciato un’offensiva contro Tripoli, sede del Governo di accordo nazionale (GNA) riconosciuto dalle Nazioni Unite guidato da Fayez al-Serraj.

    A cento giorni dall’inizio degli scontri nei pressi di Tripoli almeno 1.093 persone, tra cui 106 civili, sono morte. E 5.752, tra cui 294 civili, sono rimasti feriti nella capitale libica. Sono i dati dell’ufficio in Libia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

    Secondo l’Unhcr, a Tripoli ci sono almeno 120mila sfollati.

    > Tutto quello che c’è da sapere sulla guerra in Libia

    Francia, Egitto ed Emirati Arabi Uniti starebbero potenziando le forze fedeli al maresciallo Khalifa Haftar.

    L’uomo forte della Cirenaica è impegnato ad assediare Tripoli. Nella Capitale ha sede il Governo di Accordo Nazionale riconosciuto dalle Nazioni Unite e guidato da Fayez al-Serraj.

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