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    Gli Stati Uniti importano sempre meno petrolio

    Le importazioni mensili di barili di petrolio degli Stati Uniti sono calate al livello del dicembre 1997

    Di Michele Teodori
    Pubblicato il 11 Feb. 2013 alle 13:37 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 11:47

    Gli Stati Uniti importano sempre meno petrolio

    Il livello di importazioni di barili di petrolio mensili degli Stati Uniti è calato negli ultimi mesi sino a raggiungere quello del dicembre del 1997. Gli Usa stanno aumentando le provvigioni di petrolio provenienti da fonti interne. Gli alti prezzi del greggio hanno permesso di rendere economicamente efficienti nuovi trivellamenti così come nuove tecniche di estrazione.

    Alcuni osservatori predicono che gli Stati Uniti possano diventare il principale produttore di petrolio al mondo entro il 2020. In quella data l’America potrebbe già superare l’Arabia Saudita nella produzione di petrolio a livello mondiale. L’Agenzia Internazionale dell’Energia ritiene che il Nord America possa iniziare a esportare più petrolio di quanto sia costretto a importare entro il 2030.

    John Hofmeister, a capo della società no-profit Citizens for Affordable Energy, afferma che la strada è però ancora lunga: “Quando l’economia è in crescita gli Stati Uniti necessitano di circa 20 milioni di barili al giorno. La produzione domestica corrente ne copre solo un terzo”.

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