Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Gli sfratti e i Mondiali del 2014

    In vista di Mondiali e Olimpiadi le autorità brasiliane stanno sfrattando migliaia di persone per costruire nuove infrastrutture

    Di Michele Teodori
    Pubblicato il 24 Mag. 2013 alle 10:40 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:03

    I progetti di nuove infrastrutture urbane, in preparazione della Coppa del Mondo nel 2014 e delle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016 in Brasile, hanno portato alla sgombero forzato di diverse famiglie e comunità durante il 2012, scrive Amnesty International nel suo rapporto annuale.

    Gli sfratti sono stati effettuati senza informare i residenti circa le proposte alternative del governo. Amnesty riporta come le autorità abbiano fallito nell’impegnarsi in una vera trattativa per esplorare tutte le alternative allo sfratto, e nell’offrire un risarcimento completo o alternative di alloggio adeguato nella stessa zona.

    Le famiglie colpite sono state invece spostate per lunghe distanze in alloggi inadeguati, spesso con accesso limitato ai servizi di base, in aree con gravi problemi di sicurezza. A Providencia, nel centro di Rio de Janeiro, 140 case sono state demolite durante l’anno come parte di un progetto di rivitalizzazione urbana nella zona del porto, dove altre 800 abitazioni sono in via di demolizione.

    Le famiglie che vivono in complessi residenziali nei quartieri di Cosmo, Realengo e Campo Grande hanno riferito che sono state minacciate e molestate dalle autorità e poi costrette ad abbandonare i loro appartamenti sotto costrizione. Nel mese di gennaio, più di 6 mila persone sono state rimosse dal sito noto come Pinheirinho nello stato di São Paulo.

    I residenti avevano vissuto nel sito dal 2004. Durante lo sgombero, la polizia ha usato cani, gas lacrimogeni e proiettili di gomma. Lo sfratto è avvenuto durante i negoziati con il governo federale e nonostante fosse arrivata una sospensione del provvedimento di sfratto, al fine di trovare una soluzione che permettesse ai residenti di rimanere.

    Già dallo scorso anno sia l’Onu che Amnesty International avevano pesantemente criticato il Brasile per il trattamento dei popoli indigeni in tutto il Paese. Un comitato popolare aveva prodotto un documento poi diffuso dalle Nazioni Unite dove si legge che almeno 30 mila persone sarebbero state spostate a Rio De Janeiro per i Mondiali di calcio e le Olimpiadi. Gli attivisti stimano un totale di 170 mila sfratti attualmente in corso in tutto il Brasile. La stragrande maggioranza colpirà individui e famiglie estremamente poveri.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version