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    Storie di amori negati nel mondo, di prigionia e di morte per la sola colpa di essere omosessuali

    Gay Pride Credits: ANSA
    Di Elisa Serafini
    Pubblicato il 17 Mag. 2020 alle 16:02

    Giornata internazionale contro l’omofobia: storie di amori negati nel mondo

    Oggi, domenica 17 maggio, si celebra la giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia. Purtroppo sono ancora molti i paesi in cui l’omosessualità, la bisessualità o la transessualità sono punite con la pena di morte, con la prigione, con la tortura. Ciò che accade in oltre 70 paesi al mondo è sotto gli occhi di osservatori internazionali e leader politici. Ma purtroppo sono solo alcuni fatti di cronaca a riportare i riflettori su queste dinamiche. TPI vi racconta anche su Instagram alcune tra le storie più incredibili ed ingiuste di amori vietati, amori tra uomini, donne, persone transessuali. Fatti di cronaca che, purtroppo, ricordano l’importanza di sostenere le battaglie a favore dei diritti civili per tutte le persone LGBTIQ+ nel mondo. 

    INDONESIA 

    Nel 2017 una coppia di ragazzi di 20 e 23 anni è stata condannata a 85 frustate in pubblico. La loro colpa? La loro relazione. A seguito della fine della legge militare nel 1999, in Indonesia alcune aree sono state sottoposte alla legge della Sharia, la legge islamica. La provincia di Aceh è nota per i frequenti casi di violazione dei diritti umani in nome della legge islamica, e purtroppo ad oggi non ci sono stati miglioramenti significativi nella protezione delle libertà individuali. 

    MAROCCO

    Due ragazze di 16 e 17 anni arrestate e processate per un bacio sul terrazzo. Il fatto si è verificato nel 2016 a Marrakech, dove le due adolescenti sono state fotografate mentre si baciavano sul terrazzo di casa. A denunciarle un familiare, che le ha fatte arrestare. Il Codice Penale punisce «la commissione di atti contro natura con individui dello stesso sesso», con condanne fino a tre anni di carcere. 

    NIGERIA 

    Quasi 60 uomini sono stati arrestati in un raid della polizia nigeriana svoltosi in un albergo locale dove si stava svolgendo una festa. 50 di loro sono oggi sotto processo e rischiano fino a 10 anni di carcere per comportamenti omosessuali. L’accusa è quella di aver creato un “club per omosessuali”, vietato in Nigeria.  Il video del raid è diventato virale sul web, raggiungendo quasi un milione di visualizzazioni. Tra gli arrestati anche un uomo, padre di quattro figli, che lavorava nell’albergo. In Nigeria l’omosessualità è illegale. 

    IRAN

    Mahmoud Asgari e Ayaz Marhoni, due ragazzi di appena 16 e 18 anni, vennero condannato alla pena di morte impiccati pubblicamente in una piazza a Mashhad, Iran del nordest, il 19 luglio 2005. In Iran la punizione per presunta omosessualità o transessualità, è l’impiccagione. L’alternativa è accettare di essere sottoposti a delle “cure”, che spesso consistono in trattamenti sanitari di castrazione, ormonali o psichiatrici. Il Codice Penale è entrato in vigore nel 1991.  

    ARABIA SAUDITA

    Nel 2017 due persone transgender di origine pachistana, residenti in Arabia Saudita sono stati stipate in sacchi, schiacciate con bastoni e torturate a morte.  La polizia avrebbe ucciso Amna, 35 anni, e Meeno, 26, dopo aver fatto irruzione in una casa in Arabia Saudita e arrestato 35 persone transgender.

    PAKISTAN

    Due uomini sono stati arrestati per aver organizzato un matrimonio segreto. Rischiano la pena di morte. La notizia era stata riportata dal Baluchistan Express, un giornale a Quetta, la capitale della provincia del Baluchistan, che aveva raccontato del matrimonio di due giovani nel remoto distretto di Jaffarabad. I due uomini sono stati arrestati dalla polizia, insieme a un terzo uomo che recitava i voti coniugali. Sono tutt’ora sotto processo. Una condanna per l’accusa di omosessualità in Pakistan comporta una pena massima dell’ergastolo.

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