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    Una giornalista no vax, di 26 anni, è morta dopo aver contratto l’influenza suina e la meningite

    Bre Payton

    La ragazza, molto nota negli Usa, era comparsa più volte su Fox News

    Di Rossella Melchionna
    Pubblicato il 5 Gen. 2019 alle 13:11 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:38

    “I vaccini sono opera del diavolo”. Questo aveva affermato, qualche tempo fa, Bre Payton, giornalista americana morta dopo aver preso l’influenza suina acutizzata dalla meningite. L’episodio, come riporta il New York Times, è accaduto il 28 dicembre 2018 a San Diego, in California. La giovane conduttrice televisiva aveva 26 anni.

    La vicenda

    La ragazza, che non si era mai vaccinata e aveva avviato un’intensa campagna no-vax, era molto conosciuta negli Stati Uniti non solo per la sua professione, ma anche per le sue posizioni politiche. Era, infatti, conservatrice e molto vicina all’ultradestra. In più occasioni, sui giornali o in televisione, Bre aveva dichiarato la sua battaglia contro i vaccini. Una volta aveva anche detto: “Bisogna combattere con tutti i mezzi le campagne di vaccinazione statali contro la pertosse”.

    Ma poco prima dell’inizio del 2019 la giornalista si è sentita male ed è stata ricoverata dopo aver contratto il virus H1N. In condizioni disperate, affetta anche dalla meningite, la giovane è morta in ospedale.

    Chi era Bre Payton

    Bre Payton era nata a San Diego l’8 giugno 1992.  Dopo aver frequentato la Western Christian Schools Private Satellite Program a Covina, in California, si era specializzata in giornalismo politico al Patrick Henry College di Purcellville, in Virginia.

    La giornalista, nel 2005, aveva iniziato a scrivere per il sito The Federalist. Da lì subito il successo – da molti era definita una “stella nascente” – tant’è vero che era regolarmente presente in televisione su Fox News e Fox Business come commentatrice.

    “Dal momento in cui abbiamo iniziato a parlare ho capito che era un pontenziale fenomeno”, ha scritto Ben Domenech, giornalista di The Federalist, dopo la morte della ragazza. “Era impaziente di imparare, di scrivere e di muoversi: non a causa dell’ambizione, ma perché voleva cambiare il mondo”.

    Proprio per il sito Payton aveva scritto il suo ultimo articolo il 20 dicembre. Un pezzo incentrato su una residenza per anziani a Washington che aveva impedito agli ospiti di poter usare scene del presepe, il crocefisso o la stella di David per decorare le aree comuni nella struttura.

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