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    La Georgia ha eletto la sua prima presidente donna: Salome Zurabishvili

    Credit: Alexander Imedashvily / Sputnik/ Afp
    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 29 Nov. 2018 alle 10:14 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:37

    Si chiama Salome Zurabishvili ed è la nuova presidente della Georgia. Si tratta della prima donna nella storia del paese ad essere eletta a tale incarico. Zurabishvili ha vinto con il 59 per cento dei voti, contro il 40 per cento dello sfidante, Grigol Vashadze. La donna è sostenuta dal partito al governo, Sogno georgiano, il partito fondato dal miliardario Bidzina Ivanishvili.

    Si tratta delle ultime elezioni dirette del presidente della Repubblica nel paese. Il prossimo presidente sarà scelto dal parlamento, secondo una riforma costituzionale, e avrà un ruolo di rappresentanza.

    Salome Zurabishvili entra in carica il 16 dicembre 2018. La donna ha 66 anni ed è nata a Parigi da genitori georgiani, che avevano lasciato il paese dopo l’annessione della Georgia all’Unione sovietica, nel 1921.

    La neopresidente ha ottenuto la cittadinanza georgiana solo nel 2003, dopo anni in cui aveva ricoperto incarichi diplomatici a Tbilisi per conto della Francia. Dopo aver ottenuto la cittadinanza georgiana fu scelta come ministra degli Esteri. Nel 2006 entrò per la prima volta in parlamento.

    Le sue posizioni in politica estera sono di equilibrio della Georgia tra Russia e Unione europea.

    Il suo rivale Grigol Vashadze, era appoggiato da un’alleanza di 11 partiti di opposizione, tra cui il Movimento di unità nazionale dell’ex presidente Mikheil Saakashvili, ha ottenuto il 40,48% dei voti. Le sue posizioni sono più filo-occidentali ed europeiste.

    Le elezioni presidenziali sono state considerate un banco di prova delle elezioni parlamentari nel 2020. Le elezioni sono state “osservate” dai paesi occidentali, dal momento che la Georgia ha chiesto l’adesione all’Ue e alla Nato.

    L’opposizione si è lamentata di irregolarità nel voto e degli attacchi contro i suoi attivisti, ma le accuse sono state negate dal partito al governo.

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