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    Francia, Zemmour contro l’inglese: “Non deve essere più usato nell’Ue”

    Credit: EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON
    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 14 Gen. 2022 alle 14:22

    Francia, Zemmour contro l’inglese: “Non deve essere più usato nell’Ue”

    In Francia il candidato di estrema destra Eric Zemmour ha dichiarato che intende abolire l’insegnamento delle lingue straniere nella scuola elementare. Il giornalista 63enne, noto per le sue posizioni intransigenti su Islam e immigrazione, ha chiesto piuttosto di mettere l’accento “sul francese e sul calcolo matematico, dove il crollo dei giovani francesi è inaudito”, in riferimento alla classifica Pisa sulla scuola dell’Ocse. Lo ha detto in un’intervista all’emittente Bfmtv, in cui ha chiesto anche che i vertici europei smettano di essere tenuti “sistematicamente in inglese”. “Quello che non capisco è che non c’è più l’Inghilterra (nell’Ue, ndr) e si continua a parlare in inglese”, ha detto Zemmour, paragonando la situazione a una “servitù volontaria”. Il polemista, che alle prossime elezioni punta a contendere alla leader del Front National, Marine Le Pen, l’egemonia della destra, ha ammesso di non parlare bene l’inglese, sostenendo che parlerà con gli altri capi di Stato e di governo in francese. “Il generale De Gaulle diceva: ‘non parliamo la lingua dell’impero’”, ha detto Zemmour. “Abbiamo tante altre lingue belle con cui parlare come il francese, il tedesco, abbiamo delle grandi lingue in Europa, e non abbiamo bisogno di parlare inglese dal momento che gli inglesi non ci sono più”.

    Nel corso dell’intervista, Zemmour si è detto contrario a qualsiasi “protocollo sanitario” nelle scuole, affermando che gli insegnanti non hanno necessità di indossare mascherine, ma solo di rispettare il distanziamento sociale, in quanto “non hanno 70 o 80 anni”.

    Il giornalista, condannato due volte per istigazione all’odio razziale, ha detto di non essere “il Babbo Natale dell’umanità”, ripristinare il reato di soggiorno irregolare, e di concedere aiuti allo sviluppo solo ai paesi che autorizzano il rimpatrio dei propri cittadini irregolari, prima di arrivare al “blocco dei visti” per i paesi che non acconsentono ai rimpatri. Misure ulteriori annunciate da Zemmour sono il blocco dei beni dei leader di questi paesi in Francia e l’interruzione dei trasferimenti di denaro da persone residenti in Francia alle famiglie che si trovano nel paese di origine.

    Nonostante occupi attualmente il quarto posto nelle intenzioni di voto, Zemmour si è detto ottimista per l’esito del primo turno, previsto per il prossimo 10 aprile, in cui prevede di superare la candidata del partito repubblicano Valérie Pécresse e Le Pen, attualmente appaiate nei sondaggi dietro a Emmanuel Macron, per arrivare al ballottaggio. “Marine Le Pen non può vincere, Valérie Pécresse non può fare l’unione delle destre (…) ci sono solo io. Unirò le destre”, ha detto.

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